Serie B – Giornata di conferenza presso la ‘Psc Arena-Benito Stirpe’ dove, questa volta, a parlare è il Direttore dell’Area Tecnica del Frosinone, Guido Angelozzi. Al suo fianco il nuovo tecnico giallazzurro, Vincenzo Vivarini, ufficializzato nella giornata di ieri e che oggi si presenta alla stampa.
Il primo a prendere parola è il diesse Guido Angelozzi: “Buongiorno a tutti e benvenuti. Innanzitutto ringrazio mister Di Francesco per la passata stagione e voglio fargli l’in bocca al lupo per la nuova avventura, lo rivolgo a lui e a tutti i ragazzi che non sono più con noi. Siamo andati giù negli ultimi due minuti del campionato ma credo che siamo reduci da una bella annata, messa in piedi tutti insieme, ringrazio anche i tifosi per averci sempre sostenuto. Grazie di tutto, adesso ripartiamo con una nuova stagione e un nuovo programma. Quest’anno ci saranno tante novità, la prima è Vincenzo Vivarini. È il mister che ho sempre voluto, soprattutto quest’anno in caso di cambio alla guida, avrei voluto lui. Sono molto soddisfatto di aver portato qui il tecnico e i suoi collaboratori. Sarà un percorso inedito, insieme al presidente abbiamo voluto un grande cambiamento non solo nello staff tecnico ma anche in quello medico perchè avevamo bisogno di una svolta. Iniziamo un percorso nuovo e secondo me sarà bello e soddisfacente. Vincenzo è un allenatore molto propositivo, gli piace il bel calcio e lavorare con giocatori giovani. Lavora come piace al Presidente e come piace a me e credo piacerà anche alla piazza dopo i percorso di Grosso e Di Francesco”.
È la volta quindi del nuovo allenatore, Vincenzo Vivarini: “Buongiorno a tutti, piacere di conoscervi. Per me e il mio staff è una nuova avventura da iniziare con tanto entusiasmo e voglia di far bene. Frosinone è una grande piazza. Conosciamo l’ambizione del presidente, del direttore e dell’ambiente tutto. Sappiamo i problemi che abbiamo, quelli da risolvere subito e possiamo farlo. Abbiamo in mente ben chiari gli obiettivi che dobbiamo raggiungere per cui ci butteremo subito a capofitto nel lavoro. Noi ci siamo sempre guadagnati tutto sul campo e vogliamo farlo anche qui. Vogliamo vedere in pratica le nostre idee il prima possibile. Punteremo molto sulla squadra e sulla qualità dei giocatori perche in primis c’è bisogno di ragazzi bravi e propositivi. Provo grande entusiasmo per questa avventura. Ringrazio Catanzaro che ci ha dato la possibilità, a me e allo staff, di lavorare con le nostre idee con serenità e siamo rimasti molto legati a loro. Un saluto a loro è d’obbligo ed è sincero. Ora però ci concentriamo sul futuro prossimo“.
Spazio dunque alle domande dei giornalisti.
Direttore avete già parlato col mister sul tipo di calciatori che vorrebbe?
“Già so quello che vuole Vincenzo e lui sa cosa vogliamo ovvero fare il calcio che abbiamo praticato negli ultimi anni. La nostra filosofia è quella di esprimere un calcio propositivo al di là dei moduli. Un percorso che vada al di là del valore della squadra. Il presidente vorrebbe vincere sempre ma purtroppo non lo si può sempre fare. Abbiamo iniziato un percorso tre anni fa e abbiamo il dovere di proseguire. Prenderemo calciatori funzionali al tecnico. Abbiamo una buona base di squadra da completare con tranquillità e serenità”.
Mister il suo Catanzaro giocava il miglior calcio della B. Stessa idea tattica qui a Frosinone?
“Al di là dell’ambizione della società e le alte capacità del direttore, lo studio che abbiamo fatto è sulla rosa attuale che ha dentro giocatori avezzi a sviluppare la nostra filosofia di calcio. La squadra dovrà essere sicuramente puntellata in diversi ruoli, dove c’è qualche carenza, ma abbiamo fiducia e disponibilità affinché queste cose vengano fatte. Cosa importante è il tempo, spero di dare subito gli input giusti alla squadra e entrare nella testa dei calciatori. Serve umiltà nello svolgere alcuni compiti in campo, prima facciamo questo prima raggiungeremo determinati obiettivi. Sarà un campionato molto duro e intenso con realtà importanti. Sarà tosta ma potremo dire la nostra”.
Direttore c’è qualcuno che vuole andare via? Caso?
“Ad oggi nessuno ha detto che vuole andare via, gli unici due che possono andare via sono Marchizza e Harroui entro il 31 luglio pagando la clausola rescissoria, mentre gli altri devono parlare con noi. Il presidente ha detto che chi vuole andare via può farlo. Deve rimanere chi è felice di restare. Sono fiducioso perchè abbiamo buoni interpreti, tanti resteranno perchè hanno desideri di rivalsa. Se ci salvavamo sarei andato via, siamo retrocessi e allora ho pensato di dover dare qualcosa a questa piazza. Caso fa parte del Frosinone, l’anno scorso sono state prese delle scelte che chiunque sta qui deve accettare altrimenti sta fuori. Nel ritiro ci sarà Caso, se lavora e piace al mister resta altrimenti sarà fuori, vale per lui come per tutti”.
A livello personale cosa rappresenta per lei Frosinone?
“Per noi siamo approdati in una società importante che ha obiettivi giusti e congruenti con le nostre idee. Creare un calcio sostenibile e che faccia divertire il pubblico, questo l’obiettivo. Mi dà la possibilità di raggiungere un sogno che ho, ci vuole tempo ma c’è la possibilità di fare ancora meglio”.
Direttore, ci sono interessi per Brescianini e Mazzitelli. Il Frosinone ha fissato un prezzo?
“Per ora sono incedibili perchè noi vorremmo tenere tutti, poi da domenica quando andremo in ritiro vedremo. Il mister farà dei colloqui con i giocatori e decideremo. Se arriva qualche richiesta la valutiamo, sono calciatori importanti, di valore e chi li vuole li deve pagare. Non regaliamo nessuno. In questo momento abbiamo bloccato tutto, il presidente vorrebbe tenerli. Abbiamo fatto un acquisto, abbiamo riscattato Kvernadze venerdì scorso, rientra nella passata stagione per cui può giocare in questo torneo”.
Mister stando alla rosa attuale, potrebbe giocare col 4-3-3?
“Noi abbiamo principi di gioco che spero di far conoscere il prima possibile, anche se non sarà semplice. Ho detto prima che abbiamo già pedine predisposte al nostro gioco perchè già l’anno scorso dei movimenti simili ai nostri il Frosinone li faceva. L’anno scorso era un campionato diverso, ora proveremo ad essere ancora più aggressivi e dominanti. Non abbiamo un modulo fisso, variamo in base alle situazioni in campo, cerchiamo calciatori duttili. L’importante è avere qualità. Caso ha valori tecnici importanti per me, il mercato lo abbiamo orientato sulla qualità e sulla fisicità e Kvernadze ha queste caratteristiche. C’è tanto da lavorare”.
Direttore cosa le ha insegnato la stagione appena conclusa?
“Errori non ne sono stati fatti. L’annata scorsa per me è stata meravigliosa, abbiamo fatto 35 punti e mai il Frosinone lo aveva fatto. Non dimenticate che siamo il Frosinone e con una panda combattiamo contro i carri armati. Abbiamo valorizzato atleti e fatto parlare tutta l’Europa del Frosinone. Retrocedere a due minuti dalla fine a 35 punti era impensabile. Mi faccio i complimenti e gli elogi, non ho nulla da rimprovermi. Abbiamo perso uno spareggio dominando per 90 minuti. Il destino ha detto che dovevamo scendere ma guardo avanti. A fine partita non sono venuto perchè è venuto il presidente, altrimenti io ci metto sempre la faccia. Se la società decide che parla il presidente bisogna rispettarla”
Mister al termine della prossima stagione si riterrà soddisfatto con quale risultato?
“Sarò soddisfatto se compio il mio lavoro nel miglior modo possibile sia a livello di gioco, solidità di squadra e facendo divertire il pubblico. Sono uno che negli anni passati ho sempre puntato sui risultati al di là del gioco. Il verdetto è quello che conta nel calcio. In passato mi sono dovuto adattare in alcune squadre in funzione dei calciatori che avevo e l’ho fatto per i risultati. Mi aspetto quindi di ottenere risultati a fine stagione, ora c’è da vedere anche come andrà il mercato. L’obiettivo è ottimizzare quello che abbiamo a disposizione”.
Come legge le indicazioni del presidente Stirpe per la nuova stagione?
“Siamo partiti scegliendo un allenatore che aveva possibilità di andare in A ma ha voluto il nostro progetto. Il mister ci ha dato la sua disponibilità. Grazie al presidente Stirpe che parlando con Noto ha trovato la sintonia giusta. La retrocessione è stata un dramma calcistico ma durante la stagione ci hanno chiamato da tutta Europa per conoscerci e complimentarci con noi. Non ho da rimproverare nessuno, è stato il destino. Abbiamo cambiato lo staff medico, iniziamo ora un altro percorso di due tre anni per cercare di fare bene. Tre anni fa dissi che saremmo andati in A e lo abbiamo fatto in due anni. Vedremo cosa succederà con mister Vivarini”.
Come a livello personale VIncenzo Vivarini crea un rapporto con la piazza?
“A me piace essere sempre me stesso in tutto il mio modo di fare, mi piacerebbe farmi conoscere per quello che sono. Vado sempre avanti per la mia strada facendo poche chiacchiere e tanto lavoro sul campo”.
Sulla campagna abbonamenti interviene Piero Doronzo, il braccio destro di Angelozzi: “Campagna abbonamenti con qualche novità, avrà quattro fase di vendita e chi sottoscriverà l’abbonamento avrà già inclusa la gara di coppa italia del 9 o 10 agosto. Permesso il cambio nominativo ma in sole cinque occasioni. I prezzi sono gli stessi del 2017/18 eccezion fatta per il post covid il prezzo dei settori popolari è rimasto invariato. Il tema e lo slogan credo siano significativi, lo hanno manifestato i tifosi e dopo una retrocessione c’è ancora più bisogno di amore”.