Serie A – Ancora un buon punto per i giallazzurri quello arrivato la scorsa domenica in casa del Torino. Il Frosinone torna in Ciociaria forte di un altro clean sheet. Lo 0-0 del ‘Gran Torino’ frutta un’altra lunghezza che sommata a quelle già in cassaforte fa sì che il Leone agganci l’Udinese in classifica a quota 28. Ma…c’è un ma, o meglio, ce ne sono diversi. Ad iniziare dal fatto che proprio l’Udinese dovrà recuperare la prosecuzione del match contro la Roma sospeso al 71′ per il malore che ha colpito N’Dicka, scampolo di gara che verrà disputato il 25 aprile alle ore 20 e che vedrà l’esordio di Cannavaro sulla panchina bianconera dopo l’esonero di Cioffi. Con gli ultimi 20 minuti da giocare, potrebbe ancora succedere di tutto: potrebbe restare invariato l’1-1, oppure potrebbero ribaltarsi le sorti dell’incontro, quindi dalla sua l’Udinese ha questo ‘matchball’ per tentare di allontanare il Frosinone.
Altro ‘ma’ importante è stato proprio quello evidenziato dal tecnico Eusebio Di Francesco, il quale ha commentato nel post gara: “Ci è mancata la freddezza per sfruttare le occasioni da gol negli ultimi 15 metri. Abbiamo creato tanto, sia su azione che su palla da fermo. Peccato per la poca lucidità, avendo concesso poco al Torino e rischiando nel finale di perderla su quella palla di Zapata. Abbiamo sempre creato e sbagliato tanto, fa parte del processo di crescita. C’è voglia di far bene e ci vuole a volte più qualità nel chiudere certe azioni. Non posso che dir bene alla squadra della prestazione e non possiamo più sbagliare così tanto. Servono i 3 punti, anche se stiamo avendo continuità di risultati”. Quindi un’altra volta ‘contento a metà’, perché la mole prodotta non corrisponde al risultato raggiunto. “Servono i tre punti” sottolinea il tecnico. D’altronde in questo rush finale bisogna badare al concreto.
La situazione in classifica
Tra Toro e Leone è stata comunque una partita densa di agonismo sebbene con poche palle-gol. Zapata ha sprecato una grossa occasione nel primo tempo per i granata, nella ripresa Cheddira ha mancato il colpo del ko per i frusinati. Ma bisogna guardare anche le altre contendenti nella corsa salvezza. In tal senso il 33esimo turno di campionato ha un po’ variato le carte in tavola. L’Udinese di cui prima è stata sconfitta dal Verona che si è portato a quota 31 lunghezze, le stesse dell’Empoli che ha addirittura vinto contro il Napoli. Un punto in più per il Cagliari, reduce dall’ottimo pari con la Juventus. E c’è quindi il Lecce che si è staccato dal gruppo grazie al netto successo sul Sassuolo (26): salentini che salgono a 35 dando la sensazione di essere in una situazione più serena rispetto alle inseguitrici e neroverdi che oramai paiono in acclarata difficoltà. Pertanto il Frosinone, che certamente non smette di crederci e proverà a giocarsi tutte le sue carte, dopo i 4 pareggi consecutivi deve puntare assolutamente a vincere la prossima sfida.
Venerdì 26 aprile, alle ore 20.45, tra le mura amiche della ‘Psc Arena’, i DiFra boys incontreranno il fanalino di coda Salernitana: contro l’ultima della classe (15) i tre punti sono imperativi. E altrettanto dovrebbe essere il match a seguire, quello di sabato 4 maggio ad Empoli. Nel frattempo, la 33esima giornata, fermo restando che il Frosinone faccia il suo dovere, metterà alla prova anche le sue avversarie con esami probanti: l’Empoli se la vedrà con l’Atalanta, il Verona farà visita alla Lazio, l’Udinese sarà di scena a Bologna, il Sassuolo a Firenze contro la Fiorentina mentre il Cagliari andrà dal Genoa e il Lecce ospiterà il Monza.
Le note liete da Torino
Il Frosinone riparte con la preparazione dalle cose migliori viste in Piemonte. Da un grande Romagnoli che è riuscito a contenere un brutto dirimpettaio come Zapata: la sua marcatura sul centravanti è stata asfissiante e il colombiano ha avuto vita durissima. Da Turati, impegnato non moltissimo, ma i cui interventi sono stati decisivi. Da Brescianini, prezioso in fase di pressing e propositivo avanti. Da Mazzitelli, sempre più faro del centrocampo giallazzurro con la sua indiscutibile leadership. Un po’ spento invece Soulé, ancora lontano dagli standard del girone d’andata. Anche Cheddira non è stato incisivo come ci si aspettava dopo le ultime uscite trovando sulla sua occasione la risposta pronta di Milinković-Savić. Nel complesso, però, è stata una prova grintosa e, come aveva chiesto la guida tecnica nel pre-gara, ogni duello è stato affrontato con verve e mentalità pugnace. E da queste certezze riprende il cammino fiducioso di un Frosinone che ha bisogno di restare concentrato per poter dare battaglia come sa fare. Stavolta, l’ultima ‘ma’, ossia forse il più importante, quello del ‘ma non si concretizza’ deve essere calciato via…anzi, possibilmente deve essere calciato in porta, per spazzare via fantasmi e ansie. Con la Salernitana dovranno venire fuori il pragmatismo e i tre punti. I tifosi ciociari lo chiedono a gran voce, pronti ancora a presenziare in maniera massiccia nell’impianto di viale Olimpia per fare la loro parte, il loro dovere di dodicesimo uomo!