Prosegue con instancabile determinazione il percorso di risanamento avviato per riportare trasparenza e correttezza nella gestione dell’Ater di Frosinone. Come ormai noto alle cronache, nei mesi scorsi è stata presentata denuncia-querela per furto aggravato a causa dell’assenza fisica di due contatori siti in Viale Spagna a Frosinone, che però, di fatto, non sono stati mai rinvenuti né dai tecnici Ater né da quelli di Enel Distribuzione e men che meno dal tecnico nominato dal Tribunale di Frosinone. Una questione spinosa, che è stata ignorata nel corso degli anni causando un debito ingente pagato al fornitore di energia e che è costata più di un’interruzione del servizio nella stessa sede dell’Ente.
“Grazie alla sinergia tra gli uffici dell’Ater e il supporto tecnico dell’avv. Matteo Loffredi, Presidente provinciale dell’A.E.C.I. – dichiara il Commissario straordinario – e ad un impegno assiduo si è riusciti a dipanare la matassa di una situazione che aveva dell’assurdo e che era, francamente inconcepibile per un ente pubblico: pagare fatture non verificate, tollerando una assoluta noncuranza che ha generato negli anni un enorme danno economico. Si può affermare che un ulteriore passo avanti è stato compiuto nel progetto di risanamento avviato da questa amministrazione. Nei giorni scorsi, infatti, la società fornitrice ha emesso due note di credito per un totale di oltre 35.000 euro, restituendo somme che erano state fatturate senza riscontri effettivi. Contestualmente, è stata avviata la cessazione amministrativa delle utenze inesistenti, una misura necessaria per evitare ulteriori anomalie e costi inutili”.
Questo è l’ennesimo esempio del disinteresse che ha caratterizzato l’Ater di Frosinone per anni. Attraverso un lavoro rigoroso stiamo ponendo fine ad una vicenda che ha gravato per troppo tempo sulle casse. Non possiamo e non accetteremo più inefficienze e superficialità nell’affrontare le criticità che si ripercuotono sulla funzione sociale dell’Ente e, di conseguenza, sui cittadini che ne beneficiano, nella ingiustificabile ottica che ci sarà sempre qualcun altro a pagare per gli sbagli commessi e nell’erroneo e inaccettabile senso di impunità nonostante comportamenti assolutamente irresponsabili. Si pensi che a causa dell’inadempienza nei confronti del fornitore, in più di un’occasione gli uffici hanno subito l’interruzione del servizio. Una situazione insostenibile. Rimane aperta la procedura davanti all’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per fare chiarezza sugli addebiti pregressi, mentre prosegue il ricorso presso il Tribunale di Frosinone per accertare definitivamente la legittimità delle fatture relative ad altri misuratori. Tuttavia, i risultati raggiunti in pochi mesi dimostrano l’efficacia dell’approccio adottato.
L’Ater di Frosinone – conclude Iannarilli – non è più un Ente lasciato a se stesso che opera in maniera poco chiara. Il nostro lavoro prosegue indefesso sul cammino della trasparenza, del rigore e della responsabilità per garantire efficienza e soprattutto legalità, nell’esclusivo interesse della comunità”.