Serie B – L’atteso appuntamento con la conferenza stampa del Direttore Sportivo Guido Angelozzi è arrivato. Il dirigente del Frosinone fa il punto sul difficile momento dei giallazzurri in campionato, piazzati in penultima posizione, in piena zona retrocessione. “Ho deciso di fare questa conferenza – ha esordito Angelozzi – per dare tranquillità alla stampa e alla tifoseria. Dopo una retrocessione balorda siamo stati costretti a cambiare un po’ di cose. Sapevamo ci potesse essere un momento difficile. Il nostro obiettivo era iniziare un percorso nuovo con Vincenzo Vivarini, che per me è un grande allenatore, come dimostrato negli anni. Siamo convinti della scelta. Se mi devo dare una colpa è quella di un mercato fatto a bocconi, ma il tecnico non è in discussione. Poi voglio sottolineare la sfilza sfortunata di defezioni che abbiamo avuto dall’inizio della stagione: primo infortunio occorso a Cittadini con il crociato rotto, poi il menisco a Cerofolini, quindi Biraschi con la peritonite, dopo Tsajout anche lui con il menisco. Ultima ora che ancora non sapevate: ieri è stato operato Pecorino al ginocchio e domani subirà un intervento chirurgico Distefano. Conti alla mano, si tratta di 6 interventi su giocatori su cui puntavamo”.
“Siamo come un toro ferito ma non morto, il Frosinone non è morto. La squadra non sta andando bene ma sono convinto che verrà fuori e le difficoltà verranno risolte – prosegue il diesse -. La società è sempre presente, il Presidente lo è e se c’è da fare qualcosa a gennaio si farà. Lasciate stare squadra e allenatore, mi assumo tutte le responsabilità”.
Convinti delle scelte operate e che la squadra ne verrà fuori
“Noi siamo convinti della strada intrapresa, non è che cambiando arrivano i risultati – afferma ancora il dirigente giallazzurro -. Noi stiamo portando avanti il nostro progetto. Buttare una base, far divertire i tifosi, valorizzare qualche giovane. Fino ad ora non si è verificato, ma dobbiamo lavorare di più. Non abbiamo mai dichiarato di voler vincere il campionato e non cambieremo le idee che abbiamo deciso a monte di portare avanti”.
Ad Angelozzi viene dunque fatta un’obiezione importante: la dirigenza ha sempre affermato che i veri proprietari del Frosinone sono i tifosi e ad oggi i tifosi, in maniera unanime, rifiutano il tecnico Vincenzo Vivarini. Quindi, come si pone, relativamente a ciò la società? “Io rispetto il pensiero dei tifosi, li ringraziamo, ma andiamo avanti ugualmente come abbiamo deciso, come nella volontà mia, del Presidente e di tutta la dirigenza del Frosinone – spiega senza esitazioni il ds -. Siamo una società forte, andiamo avanti con Vivarini, la squadra e il club così come lo conoscete, nella sua lealtà. So che i tifosi sono giustamente arrabbiati, lo sarei anche io, ma ho la ferma convinzione che con il lavoro ne verremo fuori. L’alchimia giusta arriverà, ci vuole tempo, la squadra si sbloccherà sebbene ad oggi non sia stata mai convincente. Vedo come lavora l’allenatore durante la settimana, la passione che ci mette. Dobbiamo cambiare marcia, è assodato. Oggi ci vedremo a pranzo con la squadra e l’allenatore, ma non ci sono frizioni. Non voglio che sia una scusa, ma 6 interventi in due mesi sono tantissimi”.
Angelozzi crede nella ‘sua’ creatura
“In questa squadra credo molto. Ha qualche difetto strutturale, il mio errore è stato non prendere un centrocampista di forza, di struttura, e cercherò di rimediare. L’allenatore lo volevano tutti, anche club di A. Ora non sta andando male solo lui, stiamo andando male tutti insieme e tutti insieme dobbiamo rivoltare la squadra e la situazione. Non si tornerà sul mercato degli svincolati per un attaccante. Restiamo con Ambrosino e Sene. Dobbiamo solo dimostrare di essere gruppo. Vi confermo che arriveremo dove abbiamo puntato all’inizio dell’anno”, conclude Angelozzi.