“Frosinone Alta”, stop a incuria e degrado: intensificati i controlli della polizia locale

Maggiore cura e implementazione del decoro a Frosinone Alta: a questo scopo, l’amministrazione Mastrangeli, particolarmente attenta alle esigenze del centro storico, aveva in precedenza emanato una ordinanza ad hoc, rivolta ai proprietari e conduttori di immobili a destinazione commerciale, artigianale o di servizi della zona alta. Nei prossimi giorni, saranno intensificati i sopralluoghi da parte della Polizia locale, assessorato coordinato da Maria Rosaria Rotondi, per verificare il rispetto del provvedimento n. 37 del 21 gennaio 2024.

”L’Amministrazione Comunale, attraverso il Progetto “Frosinone Alta”, mira alla conoscenza, conservazione e valorizzazione dell’area, con l’elaborazione di specifiche azioni a breve, medio e lungo termine – ha dichiarato l’assessore al centro storico Rossella Testa – Frosinone Alta è tornata ad essere un polo culturale, commerciale e sociale, anche in considerazione di una serie di azioni messe in campo dall’amministrazione: dalla presenza di due teatri comunali, il Nestor e il Vittoria, alla prima sede stabile dell’Accademia delle Belle Arti nel Palazzo Tiravanti, all’acquisto di Palazzo Munari adibito a nuova e prestigiosa sede comunale. A ciò si aggiungano gli interventi in corso di realizzazione, come la riqualificazione delle storiche arcate dei Piloni e di Largo Turriziani, ormai punto di ritrovo dei giovani del territorio attraverso la manifestazione estiva Le Terrazze del Belvedere.

Il sintomo più evidente di criticità – ha proseguito l’assessore Testa – resta però la chiusura e il grande senso di degrado di molti piani terra commerciali. L’amministrazione ha quindi emesso l’ordinanza che demanda a proprietari e conduttori di immobili a destinazione commerciale, artigianale o di servizi della zona alta, la pulizia di locali commerciali, di servizio e artigianali, con spazi diventati ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando oltretutto gravi problemi di sicurezza e di igiene pubblica ed un forte degrado estetico, che si riflette altresì sull’immagine e la qualità di vita complessiva dell’area. Gli stessi soggetti dovranno garantire decoro e igiene degli spazi”. 

La grafica ideata per i locali commerciali chiusi

Le violazioni all’ordinanza saranno punite a norma di legge. Ai sensi dell’art. 18, le violazioni del Regolamento per l’Arredo e Decoro Urbano, quando non comportino infrazioni penali o violazioni diversamente sanzionate dalla normativa statale o regionale, sono punite con la sanzione amministrativa da un minimo di minimo di 500 a un massimo di 5.000 euro

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