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Frosinone – Alberata, a rischio i secolari platani: chiesto al Comune un monitoraggio urgente

In questi giorni, chi attraversa Viale Roma rimane colpito dalla evidente sofferenza dei platani. Legambiente lancia l'allarme

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“Prima della costruzione dell’A1 e del Viadotto Biondi, Viale Roma con i suoi platani era lo stupendo biglietto da visita di Frosinone per tutti coloro che provenivano da Roma attraversando la Casilina. Pare che il lungo filare di alberi lungo i 9 tornanti della strada sia stato piantumato nel 1863 in occasione della visita di Papa Pio IX a Frosinone.
Parliamo dunque di esemplari più che secolari, e non stupisce che possano essere affetti da fito-patologie anche gravi, come del resto si può notare dalle vaste fenditure presenti su molti tronchi. Ciononostante, l’Alberata così come la conosciamo ha egregiamente resistito alle molte sfide del tempo negli ultimi 160 anni.

In questi giorni, però, chi attraversa Viale Roma rimane colpito dalla evidente sofferenza dei platani. Non sappiamo se a causa del caldo estremo e prolungato di questa estate o se per la presenza di parassiti quali il tingide, il fogliame è in gran parte ingiallito, e la caduta fogliare è molto estesa nonostante siamo ancora in agosto”. – Così in una nota Legambiente lancia l’allarme.

“C’è da essere seriamente preoccupati per il precario stato di salute della nostra amata Alberata: non vorremmo che, dopo essere sopravvissuto a tante ingiurie, sia il cambiamento climatico a dare il colpo di grazia al monumento naturale per eccellenza di Frosinone. Siamo consapevoli degli sforzi costanti della Città di Frosinone per preservare al meglio i platani, ma la situazione che appare ai nostri occhi ci impone di chiedere al Comune un monitoraggio fitosanitario straordinario, avvalendosi se necessario dell’apporto di consulenze agronomiche di prim’ordine, al fine di tutelare un vero e proprio vanto della città, fonte preziosa di ossigeno, frescura e ombra, riparo per l’avifauna e, più semplicemente, bellezza allo stato puro”. – Concludono da Legambiente.

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