Serie B – Al Frosinone non riesce l’impresa. Nel pomeriggio del sabato appena trascorso, sotto la pioggia torrenziale della ‘Psc Arena-Benito Stirpe’, i giallazzurri sono costretti a cedere di misura alla capolista Sassuolo, ‘puniti’ per mano degli ex. Difatti, all’iniziale vantaggio locale firmato da Oyono, i neroverdi rispondono, ribaltando le sorti del match, prima con Mulattieri e poi con Moro, che mette il sigillo sulla remuntada. Un vero e proprio castigo. Entrambi gli attaccanti sono volti noti in Ciociaria, i cui trascorsi sono legati a quella stagione meravigliosa che riportò il sodalizio di viale Olimpia nel gotha del calcio, ma ad oggi parliamo di un’altra storia. Il Leone ci prova a ruggire ma alla fine prevalgono i valori in campo e la prima della classe tiene fede alla propria posizione di dominatrice. Dalla sua, questo Frosinone però ha poco da recriminarsi in quanto ha offerto una prestazione quadrata, pensata, e a dispetto del risultato più che sufficiente. Una performance che non ha lasciato nulla di intentato, che ha impegnato Moldovan agli straordinari. Pertanto, sebbene non conti nulla nell’economia della classifica, i ciociari escono a testa alta dallo Stirpe espugnato dagli emiliani, i quali restano in vetta solitaria. Anche per gli uomini di Greco non cambia la graduatoria, fermo il terzultimo posto sopra Cittadella e Sudtirol.
Buona performance ciociara
Come dicevamo, nonostante il verdetto affermi che la formazione guidata dall’altro ex, mister Fabio Grosso, abbia avuto la meglio di misura del Frosinone, la prova dei leoni è stata tutto sommato buona, di cui andarne anche fieri. Ancora una volta Cerofolini è incolpevoli sulle reti subite, per il resto legge bene le traiettorie e resta sempre attento e preciso, fondamentale spesso ai fini del risultato. Se proprio c’è qualcuno che non arriva alla sufficienza piena quello è Biraschi, il quale concede un po’ troppo in fase difensiva e soprattutto nel secondo tempo si è visto un po’ in difficoltà. Il peggiore è stato però Bracaglia, quello che ha subito di più le incursioni neroverdi e si è fatto sorprendere in qualche occasione. Bene Monterisi, bravo sugli anticipi, contiene Mulattieri, soffre un po’ più Moro, ma è sempre preciso e guardingo. Il migliore tra le fila giallazzurre è certamente Oyono: corre, spinge e soprattutto segna il gol del vantaggio locale, colpendo la sfera al volo con grande coordinazione. Sufficiente Barcella, prestazione ordinata senza eccessi. Machin e Partipilo, quando entrano, non risultano incisivi né determinanti, pochi minuti e pochi palloni toccati. Cichella patisce un po’ il centrocampo avversario e si limita a fare il suo. Meglio il subentrato Vural, più dinamico. Prestazione di sostanza quella di Begic da cui parte anche l’azione poi finalizzata da Oyono, tra quelli che hanno giocato meglio. Capitan Marchizza è la solita garanzia, baluardo instancabile che macina sull’out mancino da cui lascia partire traversoni pericolosi, suo l’assist dell’1-0. Benino Ambrosino che prova a far salire la squadra dando battaglia, purtroppo non arriva mai alla conclusione. Ghedjemis tenta di creare grattacapi agli avversari, sciupa una bella chance sullo 0-0. Kvernadze porta freschezza e sfiora la rete su cui deve ingegnarsi Moldovan. E bravo anche Greco che ha impostato in maniera giusta la squadra, una squadra che ha fatto quanto poteva in un incontro complicato al cospetto di una vera e propria corazzata che conta uomini fuori categoria. I ciociari hanno disputato un match di personalità provando fino alla fine a pareggiare i conti.
Il calendario
Le prossime tre sfide che attendono il Frosinone, prima della sosta invernale, saranno con Mantova, Salernitana e Juve Stabia. Con queste gare i giallazzurri saluteranno il 2024. Tre partite fondamentali contro altrettante compagini non in piena forma, come sottolineano i risultati. Sulla carta, almeno, si tratta quindi di tre match alla portata e decisamente più agevoli rispetto all’ultimo, pertanto gli uomini di Greco dovranno farsi trovare pronti a racimolare quante più lunghezze possibili.