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‘Fotografos De Boda’, a Madrid trionfa la ciociara Simona Cancelli: “Un meraviglioso successo di coppia!”

Pescosolido - L'intervista alla fotografa ciociara che ha portato a casa il prestigioso premio spagnolo assieme al marito

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Pescosolido – Dalla Ciociaria fino in Spagna per puntare l’obiettivo, scattare e far apprezzare la sua arte. Farla apprezzare talmente tanto che Simona Cancelli si è aggiudicata l’ambito premio di ‘Fotografa dell’anno 2023’. Insieme al marito Adriano Perelli, nella serata dello scorso 14 dicembre, a Madrid ha vinto l’edizione annuale di ‘Fotografos De Boda’, la più alta onorificenza sulla fotografia di matrimonio in terra iberica. Nata e cresciuta a Pescosolido, Simona si è trasferita in Sicilia a 26 anni per amore. Assieme al suo Adriano, fotografo anch’egli, ha messo su famiglia e realizzato tanti sogni. La coppia risiede tuttora a Siracusa ed è attiva nel settore matrimonialista dal 2011. Entrambi sono ormai professionisti quotati in tutta Italia e da anni partecipano a concorsi internazionali. Hanno scattato e avuto esperienze anche in Marocco, Oman, ed Emirati Arabi. Più volte hanno sfiorato risultati importanti (3° posto italiano su Master of Wedding e 7° posto al mondo su ISPWP). Quest’anno è stato, però, quello giusto. Una vittoria costruita e conquistata nei mesi: ottenuta partecipando ai quattro concorsi annuali e sommando tutte le foto vincitrici da gennaio a dicembre. In questo caso sono state 16 le immagini premiate. Con la loro piccola Amélie – la loro bellissima figlioletta di 6 anni – al seguito, dalla terrazza di uno dei locali più esclusivi di Madrid (ed in diretta Instagram) hanno vissuto la loro serata magica, quella che li ha resi immensamente felici, orgogliosi, pienamente soddisfatti.

Simona, che negli anni non si è lasciata abbacinare dai successi e dalle luci dei set restando una ragazza umile, si imbarazza parecchio quando parla dei suoi risultati e non ama molto apparire in vetrina. Così, quando il patron del concorso Martino Buzzi ha pronunciato il nome della fotografa vincitrice del trofeo 2023, la sua incredulità e la sua emozione sono stati visibili a tutti. Simona e Adriano, scherzando, dicono che forse ne verrà fuori un nuovo tatuaggio per ricordare questa impresa, questa avventura durante cui hanno conosciuto e condiviso esperienze con fotografi di tutto il mondo. Raccontando il loro lavoro, parlano di sacrifici, di 10 ore di computer al giorno, di tanto tempo tolto alla famiglia, di viaggi a volte “mordi e fuggi”, ma per fortuna le cose positive superano di gran lunga quelle meno belle e il risultato di Madrid è la cornice perfetta ad un finale d’anno esaltante.

Una passione nata per gioco

Parlando con Simona Cancelli scopriamo che la sua passione per l’arte della fotografia è nata per gioco, quasi per caso, per poi rivelarsi chiave di volta della sua esistenza, professionale e privata. “Questo lavoro ha visto la sua origine grazie ad un’opportunità scaturita in maniera genuina, senza programmazione. Da Pescosolido, mio paese di origine, mi sono trasferita a Siracusa e allora il mio fidanzato, oggi attuale marito, lavorava nei club, nelle discoteche, dove realizzava video-trailer delle serate. In quel periodo avevano bisogno anche di un fotografo che raccontasse per immagini il movimento, la gente che si divertiva e lui mi regalò una Reflex. Ricordo che mi disse: “Sperimenta e divertiti”. All’inizio scattavo con impostazioni automatiche, ma la mia curiosità mi ha spinta a fare un passo oltre. Innanzitutto a cercare il momento giusto, catturare quell’istante che non tornerà più, immortalare un’emozione. Poi ho voluto concentrarmi sul miglioramento squisitamente tecnico, comprendere e utilizzare obiettivi diversi, studiare le inquadrature ecc. Così è nato il viaggio che sto, stiamo ancora vivendo, giorno dopo giorno”.

Il settore matrimonialista

Alla mia domanda sul perché avesse scelto il settore che l’ha incoronata ‘regina’ e come fosse arrivata fino a strascichi bianchi, fiori, sguardi innamorati, la fotografa ci ha spiegato: “Anche in questo caso l’opportunità è arrivata in maniera inaspettata. Una ragazza mi chiamò e mi disse di volermi come autrice del suo book di nozze poiché desiderava foto scanzonate, leggere, come nel mio stile. Quel matrimonio è stato il primo, nel 2011, e da allora io e Adriano, folgorati dal settore in questione, ci siamo lanciati e non ci siamo più fermati. Dalla ‘scuola’ delle discoteche fino ai matrimoni, siamo stati sempre una coppia, nella vita e nel lavoro. Questa è la nostra forza. Spesso ci ‘dividiamo i compiti’ proprio come si fa in famiglia. Io mi dedico alla pre-cerimonia con la sposa, lui fa altrettanto per lo sposo, per poi ritrovarci in chiesa e al banchetto per continuare insieme. Negli ultimi due anni però, visto l’aumento vertiginoso di richieste, abbiamo anche iniziato a fare doppio lavoro in un giorno, quindi magari io scatto un matrimonio con il mio team e lui un altro con il suo entourage”.

La filosofia dietro l’arte

La fotografia è un’arte immediata, veloce, che piace a tutti. Ma cosa vuole esprimere Simona attraverso essa? D’altronde, come asseriva il noto fotografo statunitense Ansel Adams: “La parte più importante di una macchina fotografica sta dietro ad essa”…”Potrebbe sembrare banale o retorico, ma io voglio cogliere ed esprimere emozioni. Nel momento del sì la coppia è felice e con essa lo sono i familiari, gli invitati, tutti insieme vivono un momento irripetibile. Quindi strappare l’unicità e renderla immortale, ‘per sempre’, è il mio scopo. Io cerco di puntare molto sull’empatia, instaurando un rapporto intimo con i miei clienti, è un discorso di sensibilità molto personale. Per questo motivo ci sono tanti maestri che ammiro ma poi voglio seguire la mia pancia, infondendo la mia visione nella mia professione, restando fedele a me stessa”. Come arte la foto è legata a doppio filo con la tecnologia e con l’innovazione, è in continuo evolversi e un professionista non resta mai sul proprio posto: “Ciò che per noi è fondamentale è sempre l’aggiornamento. Non ci fermiamo mai, frequentiamo workshop come successo anche a Madrid con un grande fotografo americano, partecipiamo a master su tecniche originali, convention, siamo sempre in divenire. Ad esempio a marzo saremo ad un incontro con tanti colleghi matrimonialisti a Matera. Il confronto è fondamentale, può far capolino l’idea in più. L’equipaggio tecnico è importantissimo. Quindi acquistiamo sempre macchine ammiraglie di diversi brand, i migliori obiettivi, pc, software per l’elaborazione perché per offrire un livello di qualità al top bisogna adeguare i mezzi meccanici al proprio talento. Adesso, poi, con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale, si è fatto un ennesimo passo avanti e adattarsi ai tempi è diventato imprescindibile”.

La vittoria di Madrid

“Il successo di Madrid è un successo che, anche portando solo il mio nome, è di coppia. Anzi, è della nostra famiglia. Il singolo nome è puramente burocrazia, il lavoro che è stato apprezzato e premiato è frutto del percorso fatto mano nella mano con Adriano e la nostra mascotte Amélie. In Spagna siamo stati anche lo scorso anno ma adesso abbiamo davvero coronato un sogno. Essere insigniti di questo riconoscimento internazionale è stato un tuffo al cuore, una gioia incontenibile e un ricordo che porteremo con fierezza ogni giorno dentro di noi, una gemma che ci spingerà a fare sempre meglio e a tagliare altri traguardi”.

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