Il 2023 si apre con una raffica di rincari. Una vera e propria stangata che peserà, neanche a dirlo, sulle tasche degli italiani. Il Codacons stima che gli aumenti costeranno 2435.00 euro a famiglia in più rispetto al 2022 che, con un’inflazione superiore all’8%, non sarà certo ricordato come l’anno più ‘economico’ della storia.
Carburanti, tabacchi, pedaggi autostradali. E poi bollette, affitti, Rc auto, trasporto pubblico locale ma anche tassa di soggiorno. Dal primo gennaio sono scattati gli aumenti delle imposte su sigarette e tabacco trinciato, rispettivamente +10/12 centesimi e +40 cent. per le confezioni più diffuse. Niente più accise ridotte per benzina e diesel; eliminato anche lo sconto di 18 centesimi con un notevole impatto sui prezzi alla pompa. Vediamo nel dettaglio tutti gli aumenti con i quali ci toccherà fare i conti in questo 2023.
I rincari sui carburanti
Il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. Questo perché il 2023 si è aperto con l’aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl. Il governo ha infatti deciso di non prorogare gli sconti decisi a marzo dal governo Draghi per calmierare i fortissimi rincari dei prezzi che, all’epoca, avevano superato i 2 euro al litro. Il primo gennaio le imposte sono così salite di 15 cent al litro su benzina e gasolio e 2,8 cent al litro sul Gpl. A cui va aggiunta l’Iva. A conti fatti, l’impatto sui prezzi alla pompa è di 18,3 centesimi al litro su benzina e gasolio e 4,3 cent sul Gpl. Stando alle rilevazioni del 2 gennaio, la benzina self service sale in media a 1,732 euro/litro, il diesel a 1,794 euro. Al servito si raggiungono gli 1,89 euro per la benzina e gli 1,95 per il diesel.
Pedaggi autostradali
Aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali che, da quattro anni a questa parte, dopo il crollo del Ponte Morandi, erano rimaste congelate. Dal 1 gennaio 2023, ‘sorpresa’ anche al casello. Sulla rete di Aspi – che ora è controllata dalla Cassa depositi e prestiti con i fondi Macquarie e Blackstone – le tariffe sono aumentate del 2%. E a luglio è previsto un ulteriore rincaro dell’1,34%. Giusto in tempo per le grandi partenze delle vacanze estive.
Rc Auto
Nessuna buona notizia sul fronte assicurazioni per gli automobilisti. A settembre le tariffe Rc auto erano già in rialzo del 2,5% ma per il 2023 Assoutenti prevede ulteriori rincari del 6%. L’Osservatorio Facile.it rileva che “a dicembre 2022, il premio medio Rc auto registrato in Italia è stato di poco superiore ai 458 euro, vale a dire ben il 7,23% in più rispetto ad un anno prima”.
Biglietti del Trasporto pubblico locale
Se qualcuno poteva pensare di risparmiare sugli aumenti che gravano sull’automobile prendendo i mezzi pubblici è presto servito. Aumentano anche i costi dei biglietti del Trasporto pubblico locale. A Roma il ‘Contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario di interesse regionale e locale’ siglato tra Regione Lazio e Trenitalia prevede che da luglio 2023 il biglietto integrato a tempo, che dura 100 minuti, salga da 1,50 a 2 euro, mentre gli abbonamenti mensili saliranno da 35 a 46,70 euro e gli annuali da 250 a 350 euro.
Salasso bollette
L’aumento del costo dell’energia ha tenuto banco per tutto il 2022 divenendo tra i peggiori incubi di famiglie e imprese. Bene, nessuna buona notizia per il nuovo anno. Per l’elettricità, secondo le stime dell’authority per l’energia, la spesa della famiglia-tipo nell’anno compreso tra il 1° aprile 2022 e il 31 marzo 2023 sarà di circa 1.374 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Nonostante il calo del 19,5% del prezzo di riferimento per il primo trimestre. L’aggiornamento delle quotazioni del gas per gli utenti in regime di tutela viene invece annunciato, a partire dalla scorsa estate, ex post. Sulla base dei prezzi registrati sul Punto di scambio virtuale italiano nel corso del mese.
Aumentano gli affitti
Da gennaio, per i contratti indicizzati all’inflazione si prevedono aumenti anche fino all’11,5%. Se il padrone di casa non ha scelto la cedolare secca, il contratto di solito prevede un aggiornamento annuale del canone sulla base dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI). L’indice medio annuo sarà pubblicato il 17 gennaio 2023. A novembre ha toccato l’11,5%, dopo mesi di aumenti tra il 7,8 e l’8,6%. La media provvisoria, in attesa del dato di dicembre, è dell’8,1%.
Sigarette e tabacco trinciato
‘Regalo’ di buon inizio anno anche per i fumatori. Fino a 40 centesimi in più per le sigarette fai-da-te, a causa dell’aumento delle accise sui trinciati. Per le ‘bionde’ l’accisa passa da 23 a 28 euro al kg. Dunque +10/12 centesimi per un pacchetto che prima costava 5 euro.
Tassa di soggiorno
Oltre agli aumenti per gli spostamenti, sui vacanzieri nel 2023 peserà anche l’aumento della tassa di soggiorno. I Comuni turistici possono alzarla con facilità addirittura fino a 10 euro. Ipotizzando una vacanza itinerante di 7 giorni, cambiando 7 hotel, il costo potrebbe arrivare a 70 euro: la cifra media per una stanza doppia in un b&b. Che dire, buon anno a tutti gli italiani.