FOCUS – Sos vacanze, tutti i segreti contro scottature e fotoinvecchiamento

Dalla protezione solare adatta ad ogni fototipo ai consigli per non danneggiare la pelle, non solo al mare ma anche in montagna

Agosto, tempo di vacanze per tutti, o quasi. Secondo le stime, in questo mese il 46% degli italiani andrà in vacanza. Di questi, il 58% sceglierà il mare, il 17% la montagna e il 14% le città d’arte. Dunque, qualunque sia la destinazione, il principale protagonista dei viaggi degli italiani sarà, neanche a dirlo, il sole. Se è vero che possiamo considerarlo un alleato per molti aspetti, il sole rappresenta anche un rischio, soprattutto per la nostra pelle se non viene adeguatamente trattata.

Così, abbiamo chiesto alla nostra esperta di bellezza, Nadine Mastracci, i consigli per prendersi cura della pelle in estate. Con Nadine andiamo alla scoperta dei segreti di beauty routine per mantenere la nostra pelle perfetta e in salute anche durante la bella stagione.

Nadine Mastracci, titolare del centro estetico ‘Nadine’ di Sora

Non siamo tutti uguali davanti al sole, tutto dipende dal nostro fototipo. Come regolarci per l’esposizione?
“Il fototipo viene definito dal colore della pelle, dei capelli, dalla predisposizione alla comparsa di eritemi e dall’attitudine all’abbronzatura. La sensibilità ai raggi ultravioletti dipende proprio dai fototipi che, secondo l’Epa – agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente – sono sei. Dunque, più in questa scala da uno a sei il fototipo è basso, più è elevata la possibilità di scottarsi e maggiori sono le precauzioni da prendere per evitare effetti degenerativi”.

Quindi, mai senza protezione solare…
“Esatto, mai senza protezione solare, qualunque sia il nostro fototipo. La protezione molto alta, 50+, è consigliata per i fototipi uno e due – quelli con pelle molto chiara e sensibile, occhi e capelli chiari e a maggior rischio di scottature -. Il fototipo a rischio medio può optare, invece, per una protezione medio/alta, meglio 30 che 20. Una protezione solare con spf basso è consigliata solo ai fototipi meno a rischio, con pelle e capelli scuri e meno sensibili. Considerato però che, negli ultimi anni, la penetrazione dei raggi ultravioletti è notevolmente cambiata, è bene seguire alcune raccomandazioni valide per tutti e imprescindibili per i fototipi più a rischio: evitare o limitare l’esposizione diretta al sole tra le 11 e le 16, quando sulla Terra arriva il 60% della dose giornaliera di UV; proteggere sempre la testa con un cappello e gli occhi con occhiali da sole UV 100%; proteggere con cura nuca, viso, orecchie, naso, labbra e piedi”.

Vale la stessa regola anche in montagna?
“Soprattutto. L’altitudine è un parametro troppo spesso trascurato. Basti pensare che la radiazione UV aumenta di circa il 5% per ogni 300 metri di altitudine. Questo significa che a 2400 metri sul livello del mare, ad esempio, la radiazione aumenta del 40% rispetto a quella registrata, nello stesso momento, al livello del mare. Ne consegue, quindi, che in montagna è ancor più necessario seguire scupolosamente i consigli sopra indicati”.

Oltre alle scottature, c’è il problema del fotoinvecchiamento da non sottovalutare…
“L’invecchiamento precoce legato alla luce è dato dal danneggiamento di fibroblasti, delle fibre elastiche e del collagene determinato da un’eccessiva esposizione al sole. Non va confuso con il crono-invecchiamento, tipico del trascorrere del tempo. Il photoaging produce un ispessimento cutaneo particolarmente marcato su fronte e zigomi, il contorno occhi appare segnato da rughe profonde e compaiono le classiche macchie scure. Per evitare tale danno non basta proteggere la pelle con filtri solari UVB, che prevengono sostanzialmente le scottature, vanno usati prodotti che filtrino efficacemente le radiazioni UVA, altamente penetranti e fonte principale del fotoinvecchiamento cutaneo. Un piccolo trucco per tenere a mente la differenza tra UVB e UVA è ricordare che B sta per ‘brucia’ ed A per ‘accelera l’invecchiamento'”.

Per chi è in vacanza o si appresta a partire, oltre ai filtri solari, cosa non deve mai mancare nella skin care routine per proteggere la nostra pelle?
“I giusti prodotti doposole per viso e corpo. Perché la cura deve continuare anche dopo l’esposizione alle radiazioni solari. Per completare l’azione protettiva sarà bene usare detergenti non aggressivi, applicare sulla pelle una monodose di vitamina E pura che è un doposole dal potere altamente idratante e lenitivo capace di contrastare, soprattutto, gli effetti degenerativi del fotoaging. Per proteggere la pelle va poi ricordato il valore dell’idratazione e dell’alimentazione. Alimenti ricchi di vitamine, beta-carotene, zinco e selenio, assunti prima e durante le nostre vacanze, saranno alleati preziosi per la nostra skin care estiva, così come il giusto quantitativo di acqua assunto”.

Bene, ora è tempo di godersi le tanto attese vacanze, senza dimenticare di seguire i consigli dell’esperta. Perché, come diceva Coco Chanel: “La natura ti dà la faccia che hai a vent’anni. E’ compito tuo meritarti quella che avrai a 50” e questo vale anche per il nostro corpo.

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Roberta Di Pucchio
Roberta Di Pucchio
Giornalista pubblicista

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