Home Salute e Benessere Focus – Interferenti endocrini, cosa sono e come alternano l’equilibrio ormonale dell’organismo

Focus – Interferenti endocrini, cosa sono e come alternano l’equilibrio ormonale dell’organismo

Il termine viene usato per indicare delle sostanze chimiche che possono alterare l'equilibrio ormonale causando effetti avversi

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Cosa sono gli interferenti endocrini? Il termine viene usato per indicare delle sostanze chimiche che possono alterare il normale equilibrio ormonale causando effetti avversi in un organismo. Il sistema endocrino è infatti importante per il controllo e per la regolazione di numerose funzioni fisiologiche dell’organismo quali la riproduzione, l’immunità, il metabolismo e il comportamento; quindi, il suo equilibrio è fondamentale per il buon funzionamento dell’organismo. – Spiegano dalla Asl di Frosinone.

Il sistema endocrino partecipa al controllo e alla regolazione di numerose funzioni fisiologiche dell’organismo quali la riproduzione, l’immunità, il metabolismo e il comportamento. È costituito da tre componenti principali collegate tra di loro: le ghiandole (localizzate in varie parti del corpo che producono gli ormoni), gli ormoni (circolano nel corpo e vanno a influenzare la funzione di organi e tessuti) e i recettori (legano gli ormoni e sono presenti sulle cellule).

L’equilibrio ormonale è fondamentale per mantenere il funzionamento dell’organismo, ad esempio gli estrogeni e il testosterone promuovono il corretto sviluppo sessuale e regolano il passaggio alla pubertà; gli ormoni tiroidei controllano lo sviluppo e il metabolismo. Gli interferenti endocrini sono delle sostanze chimiche che possono alterare il normale equilibrio ormonale accendendo, spegnendo oppure modificando i segnali inviati dagli ormoni, causando effetti avversi in un organismo, nella sua discendenza o in un sotto gruppo di popolazione. Inoltre, uno stesso interferente endocrino può causare effetti diversi in relazione al sesso, da qui la necessità di valutarli in maniera distinta nei maschi e nelle femmine, anche in termini di maggiore o minore vulnerabilità. – Fonte ISS Salute.

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