“L’anno che verrà sarà in chiaroscuro, ma l’agricoltura dovrà fare di tutto per dare quelle garanzie che i consumatori ci chiedono”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti intervenendo a Uno Mattina.
“Pochi sanno che l’agricoltura è un comparto importante dell’economia italiana: siamo il primo settore del Paese, con 570 miliardi di contributo al PIL, l’agroindustria, e l’Italia è leader in molte produzioni apprezzate nel Mondo, come ad esempio l’olio, ma anche frutta come mele, pere, carciofi – ha proseguito Giansanti -. Siamo il primo Paese produttore di grano duro e di riso in Europa. Il 2022 è stato un anno difficile: in particolare la siccità, il caro energia spaventano e mettono preoccupazione per l’anno che verrà. Il nostro settore può crescere ancora, ma se non mettiamo in campo alcune misure urgenti, come ad esempio ha fatto il governo tedesco impegnando 200 mld per l’economia, o la Francia, che ha messo un tetto al costo dell’energia supportando l’agricoltura, noi italiani rischiamo più degli altri. Capisco che le misure che il governo ha a disposizione sono limitate, ma dobbiamo cercare di spenderle bene per migliorare la nostra posizione, continuando a produrre cibo di qualità”.
Giansanti ha poi parlato di Europa. “Dobbiamo confrontarci con un mercato molto aggressivo e dunque dobbiamo lavorare in una serie di accordi volti a tutelare gli agricoltori italiani. Solo così possiamo dare valore a queste nostre capacità di tramandare storia e tradizioni nel Mondo proiettandoci nel futuro. E in questo le tecnologie e il digitale saranno determinanti per poter raccontare meglio quello che facciamo – ha sottolineato Giansanti -. Quindi, da una parte la promozione e l’informazione, dall’altra accordi commerciali che debbano necessariamente chiedere pari livelli di standard qualitativi e produttivi a livello internazionale, perché altrimenti facciamo una competizione impari”, ha concluso il presidente di Confagricoltura.