Nella seduta di venerdì scorso la Camera dei Deputati con 200 voti favorevoli e 112 contrari ha approvato il disegno di legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”.
“Il Ministro Giorgetti aveva detto che questa sarebbe stata una manovra prudente e realistica ed è quello che sta avvenendo: prudenza e realismo, che significano non soltanto Realpolitik, ma anche concretezza nelle scelte ed evitare soprattutto le illusioni – e siamo sicuri che, da qui a breve, qualcuno della minoranza riprenderà la metafora delle sostanze psicotrope relative a come si può drogare una manovra – che riguardano, invece, la concretezza dell’agire e dei risultati.
Allora, per questo motivo, riteniamo che questa manovra, in linea con l’ispirazione del Ministro, del Presidente del Consiglio e di tutta la maggioranza, abbia cercato di tutelare in primis i redditi medio-bassi attraverso la creazione di una nuova quota di reddito disponibile. Il taglio del cuneo fiscale e contributivo, al quale stiamo assistendo, investe 14 milioni di lavoratori. Si sta ricreando una base di disponibilità di reddito, perché quei lavoratori, nell’ambito della propria discrezionalità familiare, nell’ambito delle proprie scelte familiari, intenderanno allocare le loro risorse in una direzione o in un’altra, ma, soprattutto, contribuiranno, in modo rilevante, a riattivare e a incentivare la materia dei consumi”. Ha commentato l’onorevole Nicola Ottaviani, segretario della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati e relatore in Aula per Lega della manovra finanziaria.
Ma quali sono i punti qualificanti della manovra a cui la Lega ha dato un contributo determinante? A elencarli è proprio l’onorevole Ottaviani: “Per tutelare i redditi abbiamo agito sull’Irpef, abbassando le tasse e garantendo più di 1.000 euro in busta paga ai ceti medi. Ci sono 15 miliardi di euro circa per il taglio del cuneo fiscale (7% per i redditi fino a 25.000 euro, 6% per quelli fino a 35.000) e la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre. Novità importanti ci sono anche per il pagamento delle tasse: le imposte non si pagheranno più anticipo, ma ad anno concluso e reddito percepito. I lavoratori autonomi e i titolari di partita Iva potranno versare l’acconto di novembre in una sola rata, senza interessi, il 16 gennaio oppure in cinque rate da gennaio a maggio. Per il sistema pensionistico l’obiettivo è quello del superamento della legge Fornero: nel 2024 è prevista l’uscita anticipata con quota 103, Ape sociale e Opzione Donna. Sono stati previsti la detassazione dei premi di produttività al 5% e soglia fino a 2.000 euro dei fringe benefit per chi ha figli a carico (fino a 1.000 euro per tutti gli altri). Inoltre, i fringe benefit potranno essere utilizzati anche per pagare affitto e mutuo sulla prima casa. Previsto anche il rinnovo degli incentivi per le assunzioni di donne disoccupate”.
“Un segnale concreto – prosegue l’onorevole Ottaviani – è stato dato sul fronte della sanità con il rinnovo dei contratti e stipendi più alti grazie alla detassazione degli straordinari per l’abbattimento delle liste d’attesa, riconoscendo 100 euro l’ora per i medici e 60 per gli infermieri. L’investimento totale si aggira sui 136 miliardi di euro. Per non parlare, poi, dell’emergenza abitativa, una delle battaglie storiche della Lega. Si sta aprendo una nuova stagione per l’edilizia residenziale pubblica grazie al Fondo per il contrasto al disagio abitativo con 50 milioni per il 2027 e altrettanti per l’anno successivo. La ripartizione dei fondi sarà adottata con un decreto interministeriale tra Mit e Mef. Mutui agevolati per le famiglie numerose e bonus asili nido sono tra le misure più importanti: verrà garantita priorità per l’accesso al credito del Fondo di garanzia prima casa per le famiglie numerose. Ci sarà, inoltre il potenziamento del bonus (fino a 3.600 euro all’anno) per il secondo figlio. In più, si potranno pagare le rette, ma anche coprire i costi di forme di supporto domiciliare per i bambini con meno di 3 anni e affetti da gravi patologie croniche”.
“Sul fronte delle infrastrutture – continua l’onorevole Ottaviani – si andrà verso un’Italia più moderna: 11,6 miliardi saranno destinati al ponte sullo stretto di Messina. Ci sarà la proroga del credito d’imposta per l’autotrasporto. Inoltre, 20 milioni saranno destinati al trasporto merci; 75 per la messa in sicurezza delle strade; 645 per gli interventi strutturali della rete stradale in concessione Anas e 335 milioni per le infrastrutture portuali. Il canone Rai diminuirà, passando da 90 a 70 euro. E’ prevista un’integrazione del finanziamento della tv pubblica per le spese relative agli investimenti. Tra gli obiettivi principali c’è il potenziamento delle forze di polizia e l’implementazione della sicurezza. Per questo, 1,5 miliardi saranno destinati al rinnovo dei contratti del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico; 100 milioni serviranno per aumentare stipendi e pensioni delle forze di polizia, delle forze armate e dei vigili del fuoco; 1.400 assunzioni saranno effettuate nell’esercito per il progetto “Strade sicure”, mentre 350 milioni saranno utilizzati per mezzi e infrastrutture per la Polizia e i vigili del fuoco”.
“In ultimo – conclude Ottaviani – otto miliardi saranno usati per il rinnovo dei contratti e per le nuove assunzioni nella pubblica amministrazione. L’aumento medio sarà del 6%. Nel 2023 si è concluso il percorso di inserimento per 170.000 persone nella Pa e una performance simile è prevista anche per il 2024. In definitiva, questa manovra mette al primo posto le esigenze delle famiglie, soprattutto quelle più numerose, restituendo potere di acquisto e quote sul reddito disponibile”.