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“Festa dell’Amicizia”, Maria Grazia e l’amore per il prossimo: il grande dono della condivisione

Sora - La “Festa dell’Amicizia” nasce da un’iniziativa della prof.ssa Maria Grazia Petricca e delle sue figlie Ersilia ed Anna Luce

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Come già era successo lo scorso anno, la seconda edizione della “Festa dell’Amicizia” si è tenuta in via Scocciaformiche, zona Selva di Sora. Dopo l’accoglienza e la colazione si è celebrata la Santa Messa presieduta da don Vittorio Ricci, poi il pranzo conviviale e subito dopo “musicando”, con giochi, intrattenimento, canti, balli e l’immancabile tuffo in piscina.

La “festa dell’Amicizia” nasce da un’iniziativa della prof.ssa Maria Grazia Petricca e delle sue figlie Ersilia ed Anna Luce. Sin da ragazza la prof. Maria Grazia e le sue sorelle sono state educate all’amore ed al rispetto per il prossimo: papà Mario e mamma Anna sono stati vicini alle persone “meno fortunate” fino alla fine dei loro giorni. Maria Grazia ha fatto altrettanto con le sue figliole, portando dentro casa la felicità di condividere del buon tempo con gli amici diversamente abili, gli anziani, i più fragili e le rispettive famiglie, le quali spesso si sentono abbandonate, da sole. Il motto della famiglia è «applicarsi per dare gioia agli altri». Non solo aiutare, accudire, sostenere, bensì regalare allegria, sollievo, serenità, spensieratezza: momenti di pura armonia vissuti insieme, senza alcuna “barriera”, soprattutto se mentale.


Un altro grande potenziale di Maria Grazia e del suo smisurato amore è il carisma, la capacità di coinvolgere gli altri: sono molti i volontari che anche in questa occasione hanno collaborato alla buona riuscita della “Festa dell’Amicizia”, cominciando con l’addobbare la chiesetta “del Cannatello”, dedicata alla Madonna di Canneto, e rendere ospitale la casa della professoressa ed il giardino esterno affinché potesse ospitare tutti gli amici, in particolar modo i diversamente abili dell’Associazione Siloe ed i volontari della Caritas diocesana.

L’abitazione di Maria Grazia è un punto di riferimento, un luogo di aggregazione, di felicità, dove il tempo viene scandito dalle urla di gioia, dagli schiamazzi di esultanza, dai cori più o meno stonati, dove si percepisce lo spirito di chi ama e si dedica al prossimo, in maniera incondizionata, «tutti insieme, perché insieme è più bello».

La comunità è riconoscente nei confronti della prof.ssa Maria Grazia e della sua grande famiglia e lei ringrazia così: «Siamo state aiutate dall’associazione “Siloe Frosinone”, da don Akuino Teofilo e dalla Caritas Diocesana, dal banco alimentare ed altre realtà che non hanno fatto mancare la loro collaborazione: il pane è stato regalato dalla Conad di Campoli Appennino, i palloncini sono stati donati da ditta Rocca, i dolci sono stati fatti dalla sig.ra Maria Pace e famiglia, le crespelle sono state preparate Mareson Creazione, i gazebo in prestito dall’associazione San Doniamo, la cuoca Rossana Tomassi ha cucinato per tutti, Restituta Tersigni e Danilo Gambaro mi hanno aiutata a coordinare la festa. L’iniziativa è stata organizzata e realizzata con semplicità, amore e collaborazione, per questo è riuscita. C’è stato anche chi ha reciso i fiori dal proprio giardino affinché pure la tavolata fosse addobbata, Francesco Ferrari ha pulito la casa, alcune donne hanno tagliato l’erba, Federica Mattacchione, Sonia Petricca, ognuno ha dato quel che poteva. Non posso nominare tutti i volontari che hanno accudito con garbo i nostri fratelli perché sono davvero molti». * Di Sara Pacitto.

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