Home Politica Ferentino – Il bando mense scolastiche scatena l’opposizione: “Ennesima occasione persa”

Ferentino – Il bando mense scolastiche scatena l’opposizione: “Ennesima occasione persa”

Per i consiglieri di minoranza Alfonso Musa, Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti e Antonio Pompeo è "l'ennesimo flop"

Il Comune di Ferentino
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“Ennesima occasione persa per la nostra città in termini di finanziamenti. È notizia di questi giorni infatti che il Comune di Ferentino non ha neanche presentato la domanda per rispondere al bando del Ministero scaduto lo scorso mese di settembre e che ha messo a disposizione oltre 500 milioni di euro per per la costruzione e ristrutturazione di mense scolastiche e per ampliare il tempo pieno”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri di minoranza Alfonso Musa, Giancarlo Lanzi, Fabio Magliocchetti e Antonio Pompeo che evidenziano: “Leggiamo sulle pagine dei giornali che 27 comuni della nostra provincia, tra i quali anche piccolissimi centri, hanno ottenuto finanziamenti molto importanti che arrivano fino a mezzo milione di euro”. 

“Siamo al paradosso: questa amministrazione o si vede bocciare sonoramente le proprie richieste di finanziamento o addirittura neanche le presenta, lamentandosi però che non ci sono i soldi”. Eppure – argomentano i consiglieri – ne hanno fatto un cavallo di battaglia della loro campagna elettorale sostenendo che il Comune non può basarsi solo sulla tassazione ma deve intercettare risorse messa a disposizione da altri enti. Ed invece avviene esattamente il contrario: solo tasse e niente finanziamenti”.

“È questo il risultato in un anno e mezzo di governo Fiorletta. Eppure c’è un consigliere che è stato delegato dal sindaco alla ricerca dei finanziamenti, nella persona del presidente consiglio, una società incaricata da questa giunta e lo stesso staff del sindaco anch’esso deputato a fare ciò, così come si legge nell’atto di incarico. Anche sulle scuole – concludono Musa, Lanzi, Magliocchetti e Pompeo – il Sindaco e la sua Amministrazione sono completamente latitanti, ritenendola un costo e non un investimento per il futuro dei nostri giovani”.

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