«L’ennesimo femminicidio di questa tragica estate lascia sgomenti. Rossella Nappini – l’infermiera uccisa a Roma, nel quartiere Monte Mario, con diverse coltellate all’addome – era una donna, una madre, una professionista la cui vita è stata spezzata ancora una volta dalla brutale violenza di un ex compagno. Si tratta della 78esima vittima dall’inizio dell’anno: siamo di fronte a una vera e propria emergenza che potremo affrontare solo con una svolta culturale che deve vedere in prima linea gli uomini». Così Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale e agli Enti locali della Regione Lazio.
«Sul fronte della sicurezza – continua Regimenti – la priorità resta quella di mettere le donne nelle condizioni idonee per denunciare perché sappiamo che ancora troppo spesso esiste un sommerso fatto di violenze e soprusi subiti nel silenzio. Questo significa garantire efficace protezione alle vittime, ai minori e alle loro famiglie, un reddito di libertà che le affranchi dalla persona violenta, misure interdittive più efficaci per stalker e compagni aggressivi ma anche programmi di prevenzione e recupero per i maltrattanti».
«Abbiamo già approvato in Giunta delle misure che vanno in questa direzione ma la Regione Lazio continuerà ad essere in prima linea contro la piaga della violenza di genere» conclude.