Molte famiglie, quando si avvicina il periodo stressante degli esami, si pongono la questione di ricorrere ad un insegnante privato. In Italia, però, il 43% dei ragazzi non riceve un supporto aggiuntivo per il ripasso (il dato peggiore dopo la Francia) e nonostante il poco ricorso al tutoraggio, l’86% dei ragazzi che hanno preso ripetizioni in passato ha dichiarato di riconoscerne i benefici e di averle trovate molto utili. Una percezione questa in linea con quella dei coetanei degli altri Paesi europei. Inoltre, quasi un terzo dei ragazzi intervistati ha espresso la volontà di essere affiancato da un tutor.
Il vantaggio di un tutor esterno che “non giudica”
Ester Tinaglia, nominata da poco “Tutor italiana dell’anno” per il 2022 dalla piattaforma di ripetizioni online GoStudent, ha stilato cinque consigli pratici per gli studenti che sono in procinto di affrontare gli esami per avere una preparazione adeguata cercando di evitare, quanto possibile, l’ansia e lo stress che solitamente alberga nei ragazzi durante il ripasso generale. Il valore aggiunto di un tutor esterno sta nel fatto che non deve valutare o qualificare, ma accompagnare e formare. Di fronte al tutor online, lo studente ha più fiducia nel parlare delle proprie difficoltà senza paura di essere giudicato. Questo è il primo passo nella creazione di un programma di revisione efficace e basato sulla fiducia.
Le difficoltà vanno esternate, “sfogarsi fa bene”
“Affrontare una prova di “maturità” non vuol dire cavarsela da soli… significa anche essere talmente maturi da capire i propri limiti: non vergognatevi a chiedere aiuto, a un amico o a un tutor, per avere spiegato qualcosa, per chiarire un concetto o semplicemente per sfogarsi. In un periodo come questo è normale avere dei momenti di stress e voglia di urlare, a volte esternarli fa star meglio e vedere un volto amico permette di rendere tutto più piacevole”.
Il ripasso ‘impossibile’ da organizzare
All’inizio del ripasso, spesso è difficile sapere da dove iniziare, soprattutto quando si tratta di ripetere concetti studiati durante l’anno. Il carico di lavoro può sembrare insormontabile, ma il tutor serve sia per convalidare ciò che è stato appreso sia per mettere a fuoco i punti più ostici. Inoltre propone allo studente un programma personalizzato fino alla data dell’esame per rassicurarlo con un piano d’azione chiaro.
Preparare i collegamenti mentre si ripete
“Un po’ come un videogame, l’esame di maturità è un gioco di strategia: Mario affronta mille livelli prima di arrivare al castello contro Bowser e lo sconfigge solo pensando bene alle mosse da fare. Pianificate il ripasso in modo da dare il giusto spazio a tutti gli argomenti principali, nel farlo create voi i collegamenti tra le materie e le tematiche, così da arrivare all’orale pronti per affrontare le “temibili” tre buste che vi aspettano. Fate paragoni, confronti, collegamenti quando ripetete: se dimostrate di saper fare queste cose, diventerete voi i padroni dell’orale, sarete in grado anche di prevedere le domande e non cogliervi impreparati. Annotate tutto con delle mappe o in delle tabelle di confronto e vedrete che avrete tutti gli strumenti per vivere con serenità il livello finale”.
Il ripasso individuale può rapidamente diventare molto teorico, mentre gli esami sono progettati per convalidare la conoscenza attraverso l’applicazione. Il tutor, che viene utilizzato una o due volte alla settimana durante un periodo di ripasso intensivo, è un buon alleato per testare e affrontare gli esercizi dopo un lungo periodo di assimilazione. Può anche essere un ottimo aiuto pratico per gli esami orali.
Come superare una situazione di ‘blocco’
“Bisogna programmare bene i tempi sia per lo studio che, soprattutto, per il riposo e lo svago. Ottimizza il tuo tempo e organizza le cose da studiare per dedicare tempo allo studio, in modo profondo e intenso, e tempo alla tua salute mentale”. Durante il ripasso lo studente può trovarsi di fronte a un problema che non riesce a risolvere e sentirsi “non all’altezza”. Il tutor online può intervenire in modo rapido e puntuale per aiutare lo studente a superare una difficoltà. Questo aiuta a prevenire lo scoraggiamento e a mantenere alta la fiducia fino al giorno dell’esame.
Maturità ma anche spensieratezza
“Chiedere aiuto non è una debolezza, è segno di coraggio e conoscenza di sé e a volte dividere in due un peso più grande permette di vedere molte più sfumature di colore nelle cose”. Proprio come un allenatore sportivo, anche un allenatore scolastico serve per tenere la mente attiva. Tra stress, apprensione e spossatezza psicologica, gli studenti vengono messi alla prova durante il ripasso.
“Vivete questo momento di maturità con tutta l’immaturità che caratterizza i vostri anni: non abbiate fretta di sembrare adulti, vivete questa esperienza con la freschezza e la leggerezza che i 18 anni hanno. Avrete ancora tante occasioni per tirar fuori serietà e rigore, provate a fare coesistere l’immaturità e la maturità che avete, per dare il massimo di quello che siete: ragazzi e ragazze, giovani che si affacciano al mondo degli adulti con tutto ciò di bello che la vostra età vi permette”. – Fonte www.dire.it –