”Stabilire un tetto europeo al prezzo del gas è urgente e bisogna farlo adesso. E’ inconcepibile che il Consiglio Europeo abbia rinviato a ottobre ogni valutazione sul price cap, senza prevedere interventi in una situazione di crisi energetica e geopolitica in continua evoluzione. Altrettanto inammissibile è che il rinvio sia voluto dai governi nord europei, soprattutto tedesco e olandese, gli stessi governi che invece invocano l’applicazione del meccanismo di solidarietà in ambito energetico in base al quale l’Italia dovrebbe rinunciare a parte dei suoi approvvigionamenti di gas, e quindi a costituire scorte in vista dell’inverno, per cederlo a chi si dimostra indisponibile ad adottare un tetto europeo al prezzo del gas”. Lo dichiara l’europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, Nicola Procaccini, responsabile nazionale ambiente ed energia di Fratelli d’Italia .
“Una solidarietà a senso unico – continua Procaccini – che blocca ogni iniziativa con conseguenze disastrose per famiglie e imprese italiane e rende ancora più urgente adottare politiche per l’autonomia energetica del nostro Paese. E’ evidente che non si può procedere all’applicazione di meccanismi di solidarietà per i rifornimenti di gas laddove non venisse adottato, preventivamente, un price cap europeo. L’ostilità verso questo provvedimento da parte dei governi di sinistra tedeschi e olandesi dimostra che il loro è un europeismo di comodo, pronti ad abbandonare ogni posizione comunitaria e solidaristica per tutelare i loro interessi, visto che è ad Amsterdam che si stabiliscono i prezzi del gas e quindi dell’energia elettrica. Europeisti che diventano improvvisamente sovranisti agguerriti, capaci di sfoderare iniziative e posizioni ben più gravi e pericolose del sovranismo alla base delle continue accuse mosse dalle sinistre europee nei confronti dello stesso Victor Orban o di altri governi”.