«In situazioni di emergenza come quella idrica che sta vivendo Arpino, la solidarietà materiale in una comunità è un aiuto concreto e doveroso. Chiunque abbia bisogno di acqua mi contatti. Il pozzo è a disposizione e l’acqua è anche potabile», è l’invito dell’avv. Emanuele Forte e della sua famiglia, un gesto di straordinaria solidarietà e condivisione in un momento in cui molti rubinetti sono a secco già da diversi giorni, vuoi per le falle alle condotte o per la grave siccità che ha caratterizzato la stagione.
L’avv. Forte aggiunge: «Se tutti coloro che posseggono un pozzo si rendessero disponibili in tal senso sicuramente la cittadinanza patirebbe meno questa criticità. Auspico che il servizio idrico venga ripristinato in tempi brevi sull’intero territorio, che l’acqua torni a scorrere dai rubinetti di ogni rispettiva abitazione, nel frattempo, come scritto, il nostro pozzo è anche vostro». Un radicato senso civico, un atto di sentita responsabilità nei confronti del prossimo che non ha bisogno di essere descritto.
Intanto le segnalazioni e le difficoltà che ne conseguono sono davvero tante, espressioni di legittima indignazione continuano a scorrere sui social.
Nella mattinata di ieri l’assessore Bruno Biancale, con delega ai Rapporti con ACEA, scusandosi per il disagio e garantendo che l’intervento per il ripristino era già in essere, proprio su facebook aveva comunicato: «Disagi per il rifornimento idrico ad Arpino. A causa della seconda rottura dell’adduttrice principale in località Crocifisso, ci sarà una sospensione idrica temporanea su tutto il territorio comunale asservito dall’asta Aurunci». Il servizio, ad oggi, è ancora carente o del tutto assente, su molte zone del territorio. Con una nota ACEA informa che, in data odierna, “si potrebbero verificare abbassamenti di pressione con possibile mancanza d’acqua”, la causa sta sempre in “un guasto improvviso sulla rete idrica”, salvo imprevisti nel pomeriggio si tornerà alle normali condizioni di fornitura.
Gli utenti sono esasperati: «Oltre alle tubature ci siamo rotti anche noi. L’acqua è un diritto, oltre a pagare un servizio manchevole, dobbiamo anche pregare di averla» ed ancora «Siamo stufi di questa situazione. È una vergogna». Famiglie residenti con bambini, anziani o persone invalide in casa: i disagi sono davvero tantissimi, soprattutto con queste temperature. Sembrerebbe, inoltre, che l’autobotte si faccia attendere, parecchio, il rifornimento viene richiesto da diversi giorni. Di contro, con i rubinetti a secco, basta fare un giro sul comprensorio per incontrare pozze d’acqua che scorre e si sperpera abbondante sulle strade.