La cerimonia si è svolta poc’anzi: una lapide in ricordo di Elio Orsini è stata collocata sul marciapiede che costeggia la strada provinciale via Pietro Nenni nel tratto, in località Vuotti, in cui il giovane ha perso la vita a seguito di un tragico incidente avvenuto il 23 gennaio dell’anno scorso. Elio aveva 31 anni, quella maledetta sera viaggiava al volante della Renault Modus di famiglia in direzione Sora, nell’abitacolo con lui c’era Bella, la sua cagnolona nera. Elio è deceduto a seguito del violento scontro con una Jeep Renegade, che percorreva la corsia opposta, poco più in là del punto in cui la giovane Stella Tatangelo è venuta a mancare a causa di un altro schianto fatale, a metà agosto di qualche anno prima, nel 2019: due rispettive sciagure che hanno visto volare in cielo due ragazzi straordinari e spezzato i cuori di tutto il comprensorio.
La lapide in ricordo di Elio è stata posizionata alla presenza della famiglia, mamma Emma e papà Ugo, le sorelle Ines e Federica, i cognati, i nipotini, i parenti e poi gli amici, coloro che da sempre hanno sostenuto questa iniziativa e si sono interessati in prima persona affinché il dolce sorriso di “Bomboletto”, così come veniva affettuosamente chiamato Elio, continui a vivere nei cuori di tutti coloro che lo hanno conosciuto, persino nel terribile luogo in cui la sua vita terrena è cessata. Che la lapide sia occasione di ripensare ai bei momenti trascorsi con Elio, ai suoi occhi sempre pieni di luce, alla gioia di cui il 31enne si circondava, ma che la sua immagine nel posto in cui Elio si è spento sia oltremodo motivo di raccoglimento, preghiera, riflessione. Una mattinata di emozioni forti, sentite, che stringono il petto e gonfiano gli occhi, alla cerimonia è voluto essere presente il parroco don Antonio Di Lorenzo, il quale ha benedetto la lapide nella preghiera di tutti e ricordato Elio, con le sue parole: “La presenza mia e di tante persone che oggi hanno voluto partecipare a questa cerimonia è una sincera manifestazione di affetto nei confronti di Elio e della sua famiglia: affetto, solidarietà, comunione, amicizia, espressioni gradevoli della vita, senza le quali questa sarebbe arida. Un’occasione per ricordare le qualità di Elio affinché se ne possa fare memoria nel tempo. Personalmente lo ricordo come un ragazzo molto sensibile, buono, disponibile, educatissimo. Scavando nei loro ricordi, parenti ed amici conserveranno nei loro cuori il prezioso patrimonio di valori che hanno caratterizzato la vita di Elio e che lui stesso ha trasmesso a quanti lo hanno conosciuto: mi sento di fare una raccomandazione a tutti, affinché questi valori non vengano persi, dimenticati, è necessario mantenere viva la memoria di Elio, per tenere vivo anche questo legame di amore ed affetto che nemmeno la morte può spezzare. Gli episodi tragici, tristi, che purtroppo fanno parte della esistenza di ognuno, siano occasione per riflettere sugli eventi “grandi” della vita, sulla sua origine, sul suo senso, sulla direzione che dobbiamo darle, sull’oltre. Finisce su una lapide la vita di Elio? Nonostante il nostro cuore patisca il dolore di una perdita così importante, sappia aprirsi alla speranza, alla pace, alla vita che può essere ancora vissuta».
Elio sprizzava simpatia, era vivace, scaltro, dinamico, davvero tanto buono, sensibile, altruista, un supporto in situazioni difficili, una spalla quando c’era da caldeggiare, un compagnone quando si scherzava, insomma un amico leale ed insostituibile, cento volte ti incontrava e cento volte ti salutava. Sempre presente, non mancava alle iniziative più rappresentative della città, c’era per collaborare alla processione del Venerdì Santo, c’era a sostenere il suo quartiere Civita Falconara nella partecipazione al Gonfalone di Arpino, c’era in ogni occasione. Elio continuerà a vivere nel cuore di quanti lo hanno conosciuto, non sarà difficile conservare il suo ricordo, il suo sorriso, i suoi occhi luminosi e profondi. Questa mattina la sua famiglia ha dato tanto, a tutta la comunità, un grande esempio di forza e di coraggio, essere custodi della memoria di Elio nonostante il grande peso della sua mancanza, una famiglia distrutta da un dolore immenso che riesce a ritrovarsi nell’amore”.