Sale il tono dello scontro tra Domenico Marzi e Riccardo Mastrangeli in vista del ballottaggio di domenica 26 giugno. Un botta e riposta pesante, che fa capire quanto sia alta la tensione per la corsa verso Palazzo Munari, sede del Municipio di Frosinone.
L’AFFONDO DI MARZI
“In queste ore, quando è sempre più evidente il nervosismo del centrodestra avvicinandosi la data del voto del 26 giugno, i miei contraddittori diffondono notizie false sulla discarica di Via le Lame per le quali ne risponderanno in tribunale”.
“Del resto, sulla mia richiesta di un confronto pubblico, su qualsiasi tema e alla presenza dei cittadini, ancora nessuna risposta”. Evidenzia il candidato del centrosinistra.
“In ogni caso, sono offese che non mi toccano, specie quando arrivano da uno schieramento che sostiene il candidato sindaco farmacista che parla di conti del Comune e poi dichiara 15 mila euro l’anno. Lo stesso è solito mostrare sui social soggiorni in dimore di lusso. Resto perplesso: non ho dubbi sulla legalità di questi redditi che sono, però, appena sufficienti a garantire la sopravvivenza. Abbiamo fatto un percorso straordinario, manca un piccolo tassello. Il tuo voto conta. Frosinone lo sa!”.
LA REPLICA DI MASTRANGELI.
“Qualcuno, ammettendo di aver terminato gli argomenti per la città, ha scritto oggi che dovrei spiegare, per quale motivo l’anno del lockdown il mio reddito personale è stato di 15.000 euro. In piena pandemia, come tanti imprenditori seri e perbene, ho preferito rafforzare la solidità della mia farmacia, reinvestendo gli utili nell’attività aziendale, consolidando il posto di lavoro di tante persone che condividono con me la giornata, rinunciando così ad attribuirmi compensi e redditi più elevati. Ho guardato al futuro, come dovrebbero fare tutti i buoni padri, per i propri figli, rinunciando a qualcosa.”
“Capisco che queste logiche siano incomprensibili per chi non conosce le imprese, potendo contare su una marea di consulenze gentilmente arrivate da certi enti pubblici, anche se quei soldi provengono proprio dalle tasse di tutti noi, comprese quelle che paga la mia farmacia sull’elevato reddito di impresa. Attenzione, dunque, ad invocare, nella disperazione dei numeri elettorali, l’etica e la morale, poiché l’effetto è quello di far sorridere, o solo render tristi, chi ci conosce davvero.In attesa di assistere alla consegna dei nuovi rifiuti da Roma al nostro territorio, da Gualtieri al candidato a sindaco del PD nei prossimi giorni, saluto distintamente e continuo ad occuparmi dei problemi della città lasciati dalle Signorie Vostre e da noi risolti in passato e nel prossimo futuro”.