Il 22 dicembre si vota per il rinnovo del Consiglio provinciale. Alle urne si andrà con la Legge Delrio per cui a votare non saranno i cittadini; gli aventi diritto sono 1149 tra sindaci e consiglieri comunali. I partiti si daranno battaglia per 12 seggi. Ieri sono state consegnate le liste: sono 5 – una civica e 4 di partito- e 47 sono i candidati in corsa, dieci dei quali uscenti.
Il centrosinistra vede insieme, nella lista “La Provincia dei cittadini”, Partito Democratico, Italia Viva, Demos, Azione e Possibile. Nove i candidati: Enrico Pittiglio, Tania Cipolla, Antonella Di Pucchio, Silvia Gabrielli, Angela Mancini, Alessandro Mosticone, Adamo Pantano, Gino Ranaldi e Luigi Vittori.
I “Fratelli d’Italia” e della presidente Meloni, oggi impegnati nel congresso provinciale, come anticipato da Massimo Ruspandini, schierano “una lista forte”. Spiccano tre donne: Cristina Bragaglia, Mariella Bruni, Marianna Cacchi. Poi Roberto Caligiore, Antonio Cardillo, Alessandro Cardinali, Sergio Crescenzi, Umberto Santoro, Enilde Tucci e Andrea Velardo.
A dare battaglia sarà anche la Lega che schiera 12 candidati tra cui l’uscente Andrea Amata. Con lui Paola Andreucci, Lino Caschera, Anna Chiarlitti, Giuliano di Lanna, Marco Fiorini, Giacinta Battaglini, Giacomo Iozzi, Elvira Puzzuoli, Giuseppe Alessandro Pizzuti, Anna Serrecchia, Luca Zaccari.
Forza Italia ha 7 candidati: Gianluca Quadrini, Marco Borrelli, Rossana Carnevale, Marta Di Cocco, Pietro Antonio Macioce, Francesca Sacchetti e Maurizio Scaccia. Alla candidatura della Carnevale si è arrivati dopo un patto federativo con l’UDC ed il suo segretario nazionale Lorenzo Cesa.
La lista civica Provincia in Comune vede schierati 9 candidati: Luigi Vacana, Claudia Crescenzi, Lorna Gessler De Santis, Pietro Ferone, Rosaria Benedetta Murro, Armando Papetti, Laura Quaranta, Marco Risica, Giovanni Tedeschi.
PSI fuori dai giochi per scelta
Fuori dai giochi il PSI. Un atto di protesta contro l’attuale sistema elettorale. La direzione provinciale di Frosinone, riunitasi il 13 novembre scorso, ha deciso di non partecipare direttamente né con una propria lista né con propri candidati, lasciando libertà di voto agli amministratori comunali socialisti e auspicando vivamente “che questa sia davvero l’ultima volta che si voti con il vigente sistema elettorale, che non consente ai cittadini di esprimere il loro voto”.
Anche altri partiti, in più occasioni, hanno parlato della necessità di tornare all’elezione diretta ma ad oggi il nulla di fatto. L’argomento potrebbe essere ripreso dopo le Europee di giugno. In ogni caso l’attuale sistema elettorale pare non dispiacere ai partiti che hanno messo in campo strategie e intrecci stringendo alleanze pur di portare a casa il risultato. Il 22 dicembre si giocherà la partita. Urne aperte dalle 8.00 alle 20.00 poi lo spoglio.