Conferma la sua disponibilità ad una candidatura in vista della tornata elettorale del 25 settembre e chiude al Movimento 5 Stelle. E sulle sue eventuali dimissioni dal goverantore del Lazio evidenzia che” anche per il rispetto della legge questo problema ce lo porremo dopo l’eventuale elezione in Parlamento se sarò candidato: sia perché lo prevede la legge in caso di incompatibilità, sia per non scaricare sul governo regionale e sui cittadini del Lazio fibrillazioni e crisi che non dipendono da noi, ma dal quadro politico nazionale”.
Poi, in un’intervita a “Radio Anch’io” in onda su Radio Rai 1, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio ha dichiarato che “con il M5s abbiamo fatto insieme un bel percorso ma non ci sono in questo momento le condizioni per allearci, perché verrebbe meno la credibilità di una proposta politica”. Per le alleanze, ha spiegato il governatore del Lazio, “guardiamo a chi sarà d’accordo con una idea di Italia, di un Paese competitivo e giusto che guarda al futuro e fa della rivoluzione ambientale una opportunità per viver meglio e che affronta il tema delle disuguaglianze come pilastro di un nuovo modello di sviluppo”.
Tra i temi principali, Zingaretti ha sottolineato la solidarietà, la lotta alle disuguaglianza, ricostruire la speranza per il futuro e combattere la povertà educativa “perché ci sono troppi ragazzi e ragazze fuori da qualsiasi percorso di lavoro e formativa. Credo sia importante parlare con le persone e il messaggio dovrà esser chiaro: noi saremo la forza garante che nessuno deve esser lasciato solo. La lotta alle disuguaglianze è la condizione per un nuovo modello di sviluppo. Il Pd ce la può fare se mettiamo la persona e la dignità al centro”, ha concluso Zingaretti.