Il giorno dopo il voto la provincia di Frosinone tira le somme. Un risultato su tutti resterà simbolo di questa tornata elettorale ed è quello portato a casa dal sindaco di Fiuggi Alioska Baccarini. Eletto di nuovo alla guida del suo Comune, Fiuggi, con 4670 voti. Ben l’85,39% degli elettori. Un record. Alle urne si sono recati in 5598, su 8549 aventi diritto. 98 le schede nulle, 31 quelle bianche e nessun voto contestato.
Ai suoi sfidanti, le briciole. Per Alberto Festa 496 voti, appena il 9,07%. Marco Risica, partito comunista italiano, ottiene 303 voti, il 5,54%. Il centrodestra ha trionfato nella città termale ma il risultato di Alioska Baccarini è evidentemente frutto di un lavoro, portato avanti negli ultimi 5 anni di mandato, apprezzato dai fiuggini.
In queste amministrative 2023 ha trionfato oltremodo il centrodestra che, per la prima volta nella storia, si afferma anche nei piccoli comuni sotto i 5000 abitanti con una spiccata supremazia. Un dato che fa riflettere e che conferma, su scala provinciale, il trend delle ultime elezioni – le Politiche del 25 settembre 2022 e le Regionali del 12 e 13 febbraio – nelle quali la vittoria è andata al centrodestra. Stesso esito per le comunali di Frosinone, undici mesi fa.
Ha vinto, con molta probabilità, una leadership più solida che, nonostante qualche “prima donna” di troppo, ha saputo intercettare quella fetta di elettori tradita dalla politica delle poltrone e dei personalismi. Il Pd, e il centrosinistra in generale, fanno di nuovo i conti con la perdita di fiducia da parte dell’elettorato. Uno scenario che riflette quello nazionale e che, unito al risultato delle recenti tornate elettorali, deve essere da monito. Qualcosa nelle fila del centrosinistra non sta, evidentemente, funzionando. E cercare di tenere insieme i pezzi, pur dovendo riconoscere l’impegno di qualche esponente politico locale, non può essere la soluzione da adottare.