La circostanza si è verificata la scorsa settimana: una giovane mamma, originaria di Sora e residente a Ceccano, amante degli animali, tanto che ha già salvato ed adottato diversi cuccioli che girovagavano per strada, ha risposto ad un annuncio pubblicato sui social, nello specifico sulla pagina facebook “Diario della Ciociaria”, con cui una signora lanciava un appello affinché qualcuno, così come affermato, si rendesse disponibile ad adottare un piccolo bulldog appartenente alla madre recentemente venuta a mancare in quanto lei era impossibilitata ad accudirlo.
Nel post si specificava che il cagnolino sarebbe stato donato, regalato a chi avrebbe voluto accoglierlo in famiglia…era facile cadere nella trappola. Giada, da Ceccano, ha notato l’appello ed ha risposto contattando la donna con dei messaggi: quest’ultima ha asserito di essere di Palermo quindi aveva bisogno di soldi per fare il biglietto aereo al cucciolo e consentirne il trasferimento fino a Frosinone. Nel contempo mamma Giada, felice di fare una gradita sorpresa ai suoi figli che, messi al corrente, non vedevano l’ora di conoscere ed amare il piccolo Kokas, riceveva foto e video del pelosetto. In buona fede la vittima ha inviato con versamenti gift card prima 200 euro per il biglietto, poi altri 200 richiesti per acquistare una gabbietta comoda per il viaggio del cagnolino Kokas, poi ancora 100 euro per i documenti necessari al cambio di proprietà del cucciolotto.
Quando Giada si è sentita richiedere altri soldi da destinare a fantomatiche spese veterinarie affrontate per un improvviso malore del quadrupede, ha rifiutato di coprire ulteriori aggravi economici e quindi è stata bloccata in tutti i contatti dalla donna di Palermo, non ha ricevuto più notizie da lei. A questo punto la mamma si è rivolta alle forze dell’ordine che non hanno potuto far altro che confermarle la truffa.
Giada ha voluto raccontare questa sua spiacevole vicenda, che le è costata ben 500 euro, per informare ed avvisare la comunità: ci sono altri post che girano sui social, con il medesimo nome ma con immagine del profilo diversa, oppure stessa foto ma altro nome. Le dinamiche dell’appello sono le medesime, quindi attenzione ad inviare soldi. Giada avrebbe fatto qualsiasi cosa per salvare il cagnolino dal canile o, peggio, dalla strada e, con il suo cuore grande, non si è resa conto di essere finita nella rete di gente senza scrupoli. I bambini di Giada piangono, essendo piccoli non capiscono il raggiro, loro aspettavano solamente che il cucciolo Kokas arrivasse a casa per potergli donare tante coccole.