La Procura di Cassino ha dissequestrato il depuratore della cartiera Reno De Medici ma con delle direttive ben precise che l’azienda deve rispettare a tutela dell’ambiente e della salute del cittadino. Il provvedimento è stato notificato dai Carabinieri Forestali del Nipaaf che da mesi portano avanti una delicata indagine.
Restrizioni che, a detta dei sindacati, limiterebbero la produzione che ora riparte a singhiozzo. Sulle sorti dei 300 operai e sulla questione Stellantis sono intervenuti anche i sindaci del territorio: dal primo cittadino Enzo Salera, ai sindaci di Villa Santa Lucia, Piedimonte e Castrocielo.
“Una presa di posizione netta, decisa per evitare l’impoverimento totale di un territorio già fortemente minato dalla disoccupazione. Il Comune di Villa Santa Lucia è dalla parte degli operai della Reno de Medici e dello stabilimento Stellantis che in queste settimane sono oggetto di una serie di vicende che potrebbero segnare un percorso di declino per l’intero territorio – spiega Orazio Capraro, sindaco di Villa Santa Lucia -. Come Comune aderente all’Unione Cinque Città abbiamo invitato il presidente Gioacchino Ferdinandi a organizzare un confronto tra sindaci. Presenzieremo inoltre al tavolo indetto dal sindaco di Cassino Enzo Salera e rivolto alla consulta dei sindaci in programma per lunedì 13 novembre”.
“Il punto all’ordine del giorno riguarda le sorti dello stabilimento Stellantis e l’ipotizzata realizzazione all’interno dello stesso di un termovalorizzatore o di un centro di stoccaggio rifiuti. Un qualcosa di inimmaginabile e inaccettabile per un territorio che ha già fortemente pagato un dazio con la presenza del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio e con l’oramai in disuso discarica Mad di Roccasecca – conclude Capraro -. I comuni del cassinate non intendono piegarsi alle volontà di una politica scellerata e sono pronti a fare squadra per tutelare ogni singolo cittadino”.