“La tutela dell’ambiente significa anche tutela della salute pubblica. In provincia di Frosinone c’è il Sin della Valle del Sacco e, negli anni, nonostante i tanti proclami che si sono succeduti, poco o niente è stato fatto, se si eccettua la montagna di carte che è stata prodotta”. Lo evidenzia l’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo.
“Ad oggi, dobbiamo dire che la maggior parte degli interventi programmati, previsti nei vari protocolli d’intesa firmati dagli enti preposti, è rimasta ferma al palo. Emblematica di questa inerzia è la situazione dell’ex discarica di via Le Lame a Frosinone, un mostro di rifiuti e di veleni che sorge a pochi metri dal fiume Sacco, da centri commerciali e insediamenti produttivi. La storia dell’amministrazione Zingaretti e del Pd in Regione Lazio è stata piena di annunci e lo dimostra il fatto che, in dieci anni, si è fatta una sola gara d’appalto, da 10 milioni circa, per alcune attività, tra l’altro neanche risolutive per la bonifica, che a sette mesi dalla chiusura non ha ancora un vincitore”.
“C’è da chiedersi cosa stiano aspettando gli uffici della Regione Lazio a dare priorità a questo sito; sette mesi mi sembrano un tempo ragionevolmente sufficiente per capire chi possa essere l’operatore idoneo ad occuparsi di quanto previsto nell’appalto. Questa è una storia che dimostra, se mai ce ne fosse stato bisogno, come i tempi di risposta della burocrazia, dell’apparato siano totalmente inadeguati alle esigenze della vita reale. Facendomi portavoce delle richieste che mi sono giunte da tantissimi cittadini del capoluogo che sono stanchi di aspettare, mi appello al presidente Rocca e agli assessori Palazzo e Ghera, amministratori di grandi capacità, affinché si possa dare un’accelerata all’iter della gara dell’ex discarica di via Le Lame”.