Presso la Sala della Ragione del Palazzo comunale di Anagni, si è svolta la riunione del tavolo tecnico con rappresentanti del Parlamento, della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone, di Acea e di Unindustria per parlare della situazione del sistema di depurazione delle acque di scarico industriale in zona ASI.
Presenti, tra gli altri, l’on. Aldo Mattia, membro della Commissione Ambiente della Camera, Manuela Rinaldi, assessore regionale ai Lavori pubblici, alle Politiche di Ricostruzione, alla Viabilità e alle Infrastrutture, Roberto Cocozza, presidente di Acea Ato 5 S.p.A. e Miriam Diurni, presidente di Unindustria Frosinone. Per l’amministrazione comunale di Anagni hanno partecipato ai lavori il sindaco, Daniele Natalia, l’assessore all’Ambiente, Vittorio D’Ercole, ed il presidente del Consiglio comunale, Davide Salvati.
Il sindaco di Anagni, Daniele Natalia, promotore dell’iniziativa assieme ad Unindustria, ha dichiarato: «Abbiamo un obiettivo che è un obiettivo di tutto il territorio, dalla politica al sistema produttivo: attivare il depuratore consortile della zona industriale di Anagni. Si tratta di una battaglia a favore delle aziende, dello sviluppo territoriale e dell’ambiente.
Logicamente bisognerà lavorare per fasi, senza pretendere che tutto venga realizzato dubito. Ecco perché puntiamo ad una soluzione transitoria in attesa della riattivazione del depuratore, per favorire il rilascio delle autorizzazioni uniche ambientali da parte della Provincia».
Un dato importante che emerge da questo tavolo tecnico è quello della sinergia tra enti, associazioni di categoria e imprese sul tema ambientale, legato indissolubilmente a quello dello sviluppo economico. A tal proposito, il primo cittadino di Anagni ha evidenziato che: «I temi della sostenibilità e della sicurezza ambientale sono ormai all’ordine del giorno in ogni discussione, negli interessi dell’opinione pubblica e nelle scelte delle istituzioni e delle imprese. Le tematiche Esg non possono più essere trascurate ma non possono né devono rimanere un “freno”, ma anzi devono stimolare scelte pragmatiche in merito. Lavorare per attivare, finalmente, il depuratore di Anagni è una di queste scelte.
L’impegno dell’amministrazione comunale per il territorio e le imprese non cambia, così come non cambia la linea di “ambientalismo consapevole” di cui abbiamo sempre parlato; basti pensare al nostro impegno per la riforma dell’area Sin “Valle del Sacco”, che ha portato alla luce una serie di errori di valutazione che hanno impedito a tante aziende di investire ad Anagni e, per la quale, qualche risultato abbiamo ottenuto.
La questione del depuratore anche è di stringente attualità, perché si tratta di attivare nel giro di qualche anno una infrastruttura strategica per favorire anche il riuso delle acque ed il loro migliore trattamento».