Home Cronaca Dal ghosting al love bombing, i mille volti della violenza psicologica

Dal ghosting al love bombing, i mille volti della violenza psicologica

Riconoscere questo tipo di 'tortura' mentale è spesso troppo difficile. Ecco diversi comportamenti manipolatori a cui a volte non si dà peso

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Appena ieri, 25 novembre, si è celebrata la “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. Purtroppo, come è ben noto, la violenza non è solo fisica, ma anche verbale. Soprattutto può manifestarsi attraverso comportamenti e pratiche che non vanno assolutamente sottovalutati e dietro i quali si cela un dolore che, prima o poi, emergerà in tutta la sua potenza. L’abuso psicologico, difatti, resta una delle piaghe più importanti della storia recente, grazie anche all’ausilio dei social che da tempo si sono dimostrati una potente arma a doppio taglio.

Se da una parte facilitano le comunicazioni, dall’altra sono uno strumento di controllo e, nelle mani sbagliate, diventano velenosi, striscianti, infernali. Riconoscere questo tipo di ‘tortura’ mentale è spesso troppo difficile. Dare peso ai comportamenti tossici di un partner è diventato un problema strutturale della nostra società. Manipolazione, distruzione della personalità, sono solo alcune facce di un dramma dai mille volti. Mille volti a cui oggi, la psicologia moderna, dà un nome.

Ghosting, love bombing, gaslighting, deflecting, perspecticide, breadcrumbing: questi sono degli atteggiamenti violenti a cui spesso, in maniera inconsapevole, tante donne sono sottoposte. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Ghosting

In questo caso si parla di un atteggiamento che consiste nel troncare in maniera improvvisa ogni tipo di rapporto con la vittima. È una pratica che ha creato problemi relazionali a centinaia di persone.

Love Bombing

È una strategia di manipolazione attraverso cui il partner inizialmente ‘bombarda’ d’amore e attenzione la vittima per poi ottenerne il controllo completo. Il potere viene acquisito in maniera subdola e spesso viene confuso con gesti romantici. Ad esempio, bisogna diffidare da frasi come: “Ti controllo perché sono preoccupato per te”, “Sono la persona migliore che tu abbiam mai frequentato”, “Io e te siamo fatti per stare insieme”, “Siamo anime gemelle” e similari. Una volta conquistata la piena fiducia della vittima, cadrà la maschera e sarà sul serio…”Tutto troppo bello per essere vero!” (altra frase particolarmente amata dal manipolatore).

Gaslighting

Si tratta di una forma di abuso e di manipolazione psicologica messa in atto nei confronti di una persona per farla dubitare di se stessa, della propria percezione della realtà, dei suoi pensieri. Il ‘carnefice’ gioca, in questo caso, con le insicurezze dell’altra. Tra le frasi che dovrebbero far scattare il campanello d’allarme: “Ti stai inventando tutto!”, “È tutto nella tua testa”, “Solo con te ho questo tipo di problemi”.

Deflecting

È una strategia di difesa basata sullo spostamento dell’attenzione da un certo discorso ogni qualvolta ci si senta messi in discussione. Esempio di un dialogo in cui venga messo in atto il ‘deflecting’: Vittima – “Il fatto che tu metta like su Instagram a certe tipe mi far star male!”; Deflector – “Eh ma anche tu lo fai con alcuni ragazzi a volte!”; Vittima: “Hai ragione, cercherò di farci attenzione e non si ripeterà”.

Perspecticide

Uccisione della personalità. Il manipolatore, in questo caso, riesce a plasmare totalmente le abitudini e il modo di essere della vittima, facendola sentire sotto controllo costante e inadatta. Questa alienazione totale, in alcuni casi estremi, può portare chi subisce la violenza a cambiare addirittura religione o credo politico per compiacere il suo ‘aguzzino’.

Breadcrumbing

Il manipolatore è solito lanciare segnali ambigui con il solo scopo di verificare se è rimasto dell’interesse nei suoi confronti, in modo da poter entrare e uscire a piacimento dalla vita della vittima.

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