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Dal falò di San Pietro e Paolo a bestemmie e “Faccetta Nera”, la ricorrenza degenera: esplode l’indignazione

Arpino - Una nobile iniziativa degenerata a causa dell'inopportuno atteggiamento di alcuni giovani: nessuno è intervenuto per farli tacere

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Una circostanza che non trova giustificazione, rimane davvero incomprensibile come una nobile iniziativa possa decadere così beceramente: una iniziativa intrapresa per rievocare un rito molto antico, accomunato ai festeggiamenti in onore di San Pietro e Paolo, patroni della capitale; tra l’altro un evento riproposto dai ragazzi del Quartiere Civita Falconara da diversi anni ormai, con l’intento di creare un’occasione di aggregazione che preservi la storia, le tradizioni ed i costumi popolari, per non dimenticare le usanze e far si che queste vengano tramandate alle nuove generazioni.

L’evento si è tenuto nella serata di ieri presso il piazzale antistante la chiesa Madonna di Loreto al Castello: si è celebrata una Santa Messa, è seguita la benedizione e l’accensione del falò, poi il momento gastronomico allietato dall’intrattenimento musicale. Proprio quest’ultimo è degenerato in una squallida quanto inopportuna cafoneria: musica ad alto volume fin oltre le 02:30 accompagnata dalle voci di qualche giovane che si è improvvisato vocalist della manifestazione. Oltre agli schiamazzi, ne sono uscite diverse ingiurie: è stato bestemmiato Dio, offesa la Madonna, proprio davanti ad una chiesa, altre volgarità ed imprecazioni, sempre espresse al microfono. Alle 02:30 l’Inno di Mameli sembrava aver chiuso lo sconveniente spettacolo ma niente: alle note di “Fratelli d’Italia” sono seguite quelle di “Faccetta Nera”.

Una serata di rievocazione, musica e buon cibo decisamente compromessa dall’atteggiamento di qualcuno a cui è stato concesso di cadere e proseguire nel cattivo gusto dell’impertinenza, offendendo e disturbando la quiete pubblica: musica alta, cagnara e bestemmie si sono sentite per tutto il centro storico della città di Arpino, sin dopo le 02:30, e nessuno è intervenuto per mettere fine a tali inadeguati comportamenti.

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