Dal Brasile in Italia per rinascere, la storia di Enrico: una terapia genica gli salva la vita

Una malattia genetica rara che solo grazie alla terapia genica messa a punto dai ricercatori dell’SR-Tiget ha potuto combattere

Enrico ha sempre avuto una grande passione: le auto. “Da piccolo giocava continuamente con le macchinine, mentre oggi che ha quasi 18 anni uno dei suoi passatempi preferiti è guardare online video su nuovi modelli, motori, design e finita la scuola vorrebbe studiare ingegneria, per progettarne di nuove”, racconta mamma Natali. Ancora una volta, i due sono insieme – quasi sempre tenendosi per mano – all’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica di Milano (SR-Tiget), dove Enrico torna periodicamente per i suoi controlli. Perché oltre alla passione automobilistica, questo ragazzo brasiliano dal sorriso gentile ha da sempre anche una malattia genetica rara, l’ADA-SCID, che solo grazie alla terapia genica messa a punto dai ricercatori dell’SR-Tiget ha potuto combattere.

Dalle infezioni continue alla diagnosi

“Appena nato, Enrico stava bene e tutto sembrava ‘normale’, ma a partire da un mese di vita ha cominciato ad avere bronchiti e polmoniti continue, oltre a varie infezioni della pelle”, ricorda la mamma Natali. “I farmaci non funzionavano e lui aveva spesso bisogno di ricevere ossigeno per poter respirare”. Come sempre in questi casi, la diagnosi è un fulmine a ciel sereno: ADA-SCID, una malattia genetica rara in cui il sistema immunitario è gravemente compromesso, al punto che l’organismo è incapace di difendersi dagli agenti infettivi, anche i più comuni come il raffreddore o la varicella. I medici brasiliani prospettano il trapianto di midollo, ma non c’è un donatore compatibile.

Un viaggio difficile, poi la rinascita

C’è però un’altra via. Nel 2002, infatti, clinici e ricercatori dell’SR-Tiget hanno dimostrato per la prima volta l’efficacia della terapia genica per la cura dell’ADA-SCID: in pratica, si prelevano le cellule staminali dal midollo osseo dei pazienti, poi queste cellule vengono modificate in laboratorio, inserendo una versione corretta del gene difettoso responsabile della malattia, e infine vengono infuse di nuovo nel paziente stesso.

A poco più di un anno, Enrico parte per l’Italia. “È stato un viaggio decisamente difficile perché le sue condizioni critiche lo hanno costretto a stare sempre sotto ossigeno” ricorda Natali. Una volta a Milano, sono stati necessari diversi mesi perché i medici riuscissero a stabilizzarlo, trattando le infezioni che lo affliggevano. Finalmente, nel marzo 2007 Enrico può ricevere la terapia genica. Il suo caso è molto difficile: la terapia funziona, ma lentamente, e dovrà passare un anno e mezzo prima che possa tornare a casa sua, in Brasile.

Enrico, oggi

Al suo ultimo controllo, nell’autunno 2022, le condizioni immunologiche sono perfette ed Enrico si presenta come un adolescente tipico: abbigliamento sportivo, orecchino, cellulare. Racconta con piacere della sua passione per le auto e di quelle per lo sport (pilates, pesi, nuoto) e per la musica, compresa quella di vari cantanti italiani, come il rapper Capo Plaza, ma anche Tiziano Ferro e Laura Pausini. “Anche se loro li ascolto soprattutto perché piacciono a mia mamma”, confessa guardando con un sorriso Natali, sempre al suo fianco nel suo viaggio verso la cura. – Fonte Fondazione Telethon.

- Pubblicità -
Redazione
Redazione
Giornale digitale fondato nel 2022 con l’intento di offrire al territorio “Una voce oltre la notizia”. Nasce dall’esigenza di un gruppo di giornalisti ed esperti di comunicazione di creare un canale di informazione attendibile, laico e indipendente che dia voce ai cittadini, alle imprese, ai lavoratori, agli studenti…

CORRELATI
ALTRI ARTICOLI

Abbuffate natalizie dietro l’angolo, allarme salute cardiovascolare e colesterolo: i consigli dell’esperto

Se rinunciare a pranzi e cenoni non si può, e non si deve, il compromesso valido è limitare i danni: i suggerimenti per rimanere in salute

FOCUS – I pediatri della Sipps al fianco di mamme e papà per una genitorialità responsiva

La genitorialità responsiva si fonda sull’ascolto attento e sulla comprensione dei bisogni emotivi, fisici e psicologici dei bambini

San Camillo Forlanini, 100 trapianti di fegato da inizio 2024: record storico nel Lazio

Mai eseguiti così tanti interventi: un risultato che proietta il dipartimento tra i principali centri europei per il trapianto di fegato

FOCUS – Il farmaco che previene l’Hiv è la scoperta dell’anno per la rivista Science

La nota rivista scientifica ha assegnato al Lenacapavir di Gilead il titolo di 'Breakthrough of the Year 2024'

“Allarme Novalgina”, la Società Italiana di Farmacologia: “Una non-notizia”

Il presidente Armando Genazzani interviene: “Non va ritirata dal mercato, ma non bisogna assumerla con leggerezza”

Ospedale Sant’Eugenio, inaugurato il nuovo blocco parto: sala operatoria e di emergenza per Ostetricia

Si tratta di un’importante estensione del blocco parto e del reparto dedicato alla maternità: il Sant'Eugenio punto di riferimento regionale
- Pubblicità -

Condividi sui social

- Pubblicità -

Più letti

- Pubblicità -