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Dal 1 gennaio addio contratti luce e gas via telefono? È una fake news

È circolata con una interpretazione decisamente falsa e tendenziosa sui nuovi regolamenti. Ecco come stanno le cose

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Negli ultimi giorni la notizia partita da una autorità di regolazione e rilanciata senza approfondimenti adeguati anche dai media principali come la fine del Telemarketing, è circolata con una interpretazione decisamente falsa e tendenziosa. I maligni hanno detto che l’autorità in questione sarebbe stata spinta dai principali operatori di settore nel dire qualcosa perché il tema telemarketing & teleselling sta mettendo in difficoltà la stessa “maggioranza di Governo Meloni accusa del Ministro Urso” che, come sul tema dei prezzi al consumo sembrerebbe apparire indeciso nel gestire il fenomeno ormai di proporzioni inaudite.

Tra le principali novità evidenziata dall’informazione “Mainstream” è che per i contratti stipulati telefonicamente, il consenso del cliente sarà valido solo se preceduto dalla conferma di aver ricevuto un documento scritto con tutte le condizioni contrattuali. Questo documento dovrà essere trasmesso su un supporto cartaceo o durevole, disponibile e accessibile. E’ già così, e le società ingannano inconsumatori nell’aggirare il vincolo facendoci registrare il famoso “SI”.

Il supporto durevole è lo strumento che permette al consumatore finale di conservare le informazioni per un lasso di tempo adeguato alle finalità della comunicazione e di riprodurle esattamente come sono state trasmesse (requisiti di integrità e conservabilità). Esempi sono la comunicazione cartacea (tramite posta) e la comunicazione elettronica, come file inviato tramite e-mail.

Tuttavia, questa misura non rappresenta una vera innovazione, poiché quanto descritto è già prassi, spesso attuata con modalità discutibili.

Pratiche diffuse e manipolazioni comuni

Oggi, durante le registrazioni telefoniche – dichiara Riccobono il principale esperto italiano in materia di controversie Luce e Gas – gli operatori di telemarketing spesso formulano domande come: “Conferma di voler ricevere copia del contratto su supporto durevole in sostituzione alla copia cartacea?”. Allo stesso modo, tramite sottoscrizioni con codici OTP, al consumatore viene inviato un link su cui cliccare per completare la firma del contratto, il tutto con il supporto telefonico dell’operatore. In questi casi, i consumatori finiscono per confermare, spesso inconsapevolmente, di aver ricevuto e accettato il contratto.

Ogni giorno riceviamo segnalazioni su episodi simili: operatori manipolano i consumatori con frasi ingannevoli come “Non si preoccupi, non è un cambio fornitore, dobbiamo solo aggiornare la tariffa o la rete di distribuzione”. Purtroppo, la fantasia di questi soggetti sembra non avere limiti.

Modifiche contrattuali: nulla di nuovo

Per quanto riguarda le modifiche unilaterali dei contratti, le novità introdotte dal 1° gennaio 2025 appaiono altrettanto deludenti. Le comunicazioni relative a variazioni unilaterali, rinnovi automatici o evoluzioni contrattuali dovranno essere inviate tramite un supporto durevole precedentemente accettato dal cliente. L’onere della prova di invio e recapito ricadrà sul venditore.

Questo potrebbe sembrare un progresso, ma è già prassi consolidata per i contratti stipulati a distanza: il cliente deve accettare un supporto durevole per ricevere le bollette via email o il kit contrattuale. In ogni caso non è previsto alcun tracciamento della comunicazione. Questo sistema lascia spazio alle stesse problematiche già osservate con alcuni fornitori del mercato libero, che lo scorso anno hanno inviato comunicazioni non tracciabili e per le quali i consumatori finali non ne hanno avuto notizia. – Fonte www.consumerismonoprofit.it –

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