Home Politica L’ANALISI – Da Fratelli d’Italia a… Fratricidi d’Italia

L’ANALISI – Da Fratelli d’Italia a… Fratricidi d’Italia

A scatenare l’ennesimo scontro è stata la giunta comunale del capoluogo. Un braccio di ferro piuttosto pesante tra Ruspandini e Tagliaferri

Massimo Ruspandini e Fabio Tagliaferri
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Parenti serpenti, cugini assassini e fratelli coltelli. È un proverbio italiano piuttosto diffuso che non rappresenta, ovviamente, una verità assoluta. Ma che come spesso accade nei detti e nelle massime contiene sempre un fondo di verità. Ed è quello che sta succedendo, in provincia di Frosinone, all’interno del partito di Giorgia Meloni.

Riprende, infatti, il derby interno in FdI, dopo quelli che in passato hanno provocato prima il commissariamento del partito provinciale a scapito di Paolo Pulciani, e poi la diaspora tra i vertici e gli ex consiglieri frusinati Pasquale Cirillo, Maria Rosaria Rotondo e Domenico Fagiolo. Senza dimenticare quanto accaduto nei giorni scorsi a Sora, dove è volata la testa di Massimiliano Contucci. Come portavoce è stato scelto Micheal Di Pede.

A scatenare l’ennesimo scontro, stavolta, è stata la giunta comunale del capoluogo. Un braccio di ferro piuttosto pesante che potrebbe addirittura ridisegnare la mappa del potere. Non più tardi di qualche giorno fa, infatti, il senatore Massimo Ruspandini ha avuto un colloquio dai toni piuttosto pesanti con Fabio Tagliaferri. Ad accendere la miccia sarebbe stato l’atteggiamento del portavoce cittadino che non avrebbe minimamente gradito l’appello (per alcuni intromissione) del parlamentare di mettere fine alla continua richiesta della fascia di vicesindaco. Ma di puntare, maggiormente su due assessorati. Ma pure per non avere problemi sulla possibilità di ottenere l’appoggio dei consiglieri comunali del capoluogo per la presidenza della Provincia Il consiglio, a quanto pare, si sarebbe trasformato in un diverbio di non poco conto.

Gli schiaffi ‘politici’ volati tra i due potrebbero rappresentare persino l’anticamera di una nuova prova di forza tra le anime diverse dei meloniani. Minare la leadership del senatore è, infatti, nell’interesse di molti, soprattutto in vista delle regionali del prossimo anno alle quali puntano Daniele Maura, Antonello Iannarilli, Gabriele Picano, Alessia Savo. E non è detto che non poss farci un pensiero anche Fabio Tagliaferri. Il partito della Meloni potrebbe, quindi, passare in breve tempo da Fratelli d’Italia a Fratricidi d’Italia…

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