La crisi economica non risparmia neanche il comparto della solidarietà, chi opera nel sociale non è mai stato così penalizzato prima d’ora. Quattro dipendenti della Croce Rossa Italiana, sede di Frosinone, sono stati licenziati.
“Quattro famiglie si sono ritrovate dall’oggi al domani sul lastrico, senza nessun preavviso, senza tentare ogni possibile soluzione a tutela dei lavoratori stessi, dell’associazione ma soprattutto degli utenti che usufruiscono del servizio – spiegano i dipendenti -. A detta dell’attuale Presidente Pro-tempore Antonio Rocca non sussistevano più i presupposti per continuare i rapporti di lavoro, azzerata così la forza lavoro della Croce Rossa di Frosinone, affidando il servizio completo ai soli volontari che hanno manifestato sin da subito dissenso e vicinanza ai dipendenti per questa drastica decisione. Una vicenda che lascia dell’amaro, considerando che si parla di Croce Rossa Italiana che dovrebbe essere la prima nell’aiutare le persone in difficoltà ma di fatto questa situazione va contro i fondamentali 7 principi su cui si basa l’associazione”.
Di parere opposto il presidente Rocca che illustra invece una situazione drammatica a livello economico e che non ha lasciato spazio ad altre soluzioni: “Con grande sofferenza mi sono visto costretto ad azzerare l’organico interno che non è stato licenziato senza preavviso ma con lettera missiva e pagamento dell’intera spettanza come da contratto. Il problema del licenziamento – spiega Rocca – scaturisce dalle gravi difficoltà economiche in cui versano le casse della Croce Rossa di Frosinone. Ci sono debiti per oltre 30mila euro che difficilmente possono essere sanati. Inoltre ci sono aspetti legati al Bilancio che non posso riferire ma che saranno oggetto di verifiche da parte delle dovute sedi. Sono profondamente rammaricato da quanto costretto a fare ma questo quadro economico disastrato non consentiva più il pagamento degli stipendi”. I dipendenti, però, hanno annunciato battaglia legale.