Covid e caduta dei capelli, esiste davvero una correlazione? Purtroppo gli effetti collaterali del coronavirus sono molteplici, e tutti oramai tristemente noti. Ma da una statistica relativa alla variante Omicron emerge un altro aspetto poco considerato: sono numerosi i casi di perdita consistente di capelli, casi che a volte diventano estremi, con un diradamento ingente attraverso cui parti di cute restano ‘nude’, tra persone che avevano da poco terminato la quarantena.
Questa ingente caduta sembrerebbe essere un nuovo sintomo del virus, ma ancora da accertare da un punto di vista clinico. Sebbene ancora non ci sia una fondatezza scientifica – ed è bene sottolinearlo -, infiammazioni, disidratazione e stanchezza generale sono tutti fattori che producono un risultato negativo sulla nostra pelle e di conseguenza anche sulla cute, inducendo indirettamente condizioni meno ottimali per una crescita sana dei capelli.
Fortunatamente, questo effetto negativo del virus sui capelli, nella maggior parte dei casi, non risulta permanente, e la caduta risulta limitata ad un lasso di tempo più o meno ristretto. Tuttavia, ci si può cautelare e aiutare in poche, semplici, mosse la salute della chioma. Una componente estetica che sta molto a cuore soprattutto alle donne, coloro che spesso soffrono anche psicologicamente di un cambiamento repentino. Per tale motivo, sotto un profilo prettamente estetico, abbiamo deciso di chiedere dei consigli ad un esperto di haircare del nostro territorio, Samuel Gulia.
I consigli dell’esperto Samuel Gulia
Da anni operativo nel suo salone ‘Gulia Fabbrica Bellezza’ ad Isola del Liri, l’hair stylist è molto attento alla salute del capello e al mondo femminile. Il giovane ma esperto parrucchiere esordisce così: “Lavorando fattivamente all’interno del salone, ci siamo accorti che diverse clienti, dopo aver contratto il covid, hanno mostrato segni di capigliatura stressata e spesso svuotata. Una situazione di cui ci siamo confrontati con i nostri colleghi. Ovviamente non abbiamo nessuna velleità o intenzione di sostituirci ad uno specialista, difatti, non essendoci nessuno studio sulla correlazione bensì solo dati statistici riscontrabili a livello nazionale, consigliamo proprio di domandare al proprio medico di fiducia se è possibile assumere integratori specifici per la caduta dei capelli. Anche perché, da ciò che abbiamo appurato a livello pratico, nei casi più estremi, per tornare alla densità desiderata occorre qualche tempo.
Nell’ottica che invece ci compete, quella esterna ed estetica, ci sentiamo di poter suggerire di ricorrere a trattamenti anticaduta presso il proprio parrucchiere, trattamenti specifici da ripetere comunque anche in concomitanza con i cambiamenti stagionali per prevenire il fenomeno in generale – continua l’hairdesiger -. Tali lavori di cura dovrebbero poi essere ripetuti, quando la caduta è importante, per qualche mese, in modo da giovare alla bellezza e alla lucentezza della capigliatura. Le donne, ovviamente, sono le prime a soffrirne. D’altronde l’impatto visivo della caduta è evidente: basti pensare al quantitativo di capelli che possiamo trovarci sulla giacca o nella doccia e il confronto con quelli che invece perdiamo normalmente è ben visibile.
Ripetiamo, non vogliamo in alcun modo sostituirci ad un dottore, per cui come prima cosa ribadiamo il dovere di ricorrere all’aiuto di uno specialista per integratori e, in secondo luogo, a trattamenti d’urto in saloni attrezzati e con personale formato e attento. Ad esempio, noi abbiamo deciso di dotarci di una trico-camera per una valutazione puramente estetica del capello, un servizio che offriamo gratuitamente a chi volesse conoscere la condizione della propria chioma e decidere di agire nel modo più opportuno. Vogliamo far presente che chiunque ne sentisse l’esigenza, può contattarci per una consulenza gratuita. Per cui, certamente, la prevenzione resta la migliore delle cure!”, conclude Samuel Gulia.