Restano ai domiciliari i tre dei ventisette indagati dell’indagine ‘Luna Viola’: il Gip del tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli, ha rigettato la richiesta di revoca avanzata dagli avvocati di Giancarlo Baglione, Diletta Chiusaroli e Giovanni Arduini.

Baglione, difeso dall’avvocato Giuseppe Marino, è il titolare della scuola paritaria ‘Cervantes’ con sede a Sora e secondo l’accusa, unitamente a Diletta Chiusaroli e Giovanni Arduini, docenti della facoltà di Scienze Umane dell’Università di Cassino, avrebbe intascato 15mila euro per consentire ad alcuni candidati di superare il concorso pubblico TFA valido per l’abilitazione all’insegnamento di sostegno.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Andrea Corvino e portate avanti dalla Guardia di Finanza del gruppo di Cassino, sono scattate dopo la segnalazione di alcuni partecipanti. Due anni di accertamenti, intercettazioni telefoniche e appostamenti che lo scorso 14 gennaio sono sfociati nella notifica di tre custodie cautelari: i due docenti e l’imprenditore sorano.
C’è attesa per la decisione del Gip riguardo la posizione di Massimiliano Mignanelli, direttore dell’area risorse umane dell’Università che secondo l’accusa avrebbe ottenuto dai professori i quiz che poi sarebbero stati consegnati ai partecipanti paganti. Nei giorni scorsi Mignanelli, difeso dagli avvocati Sandro Salera e Giuseppe Cece, si è auto sospeso da ogni incarico e, nella giornata di lunedì, interrogato dal Gip, ha spiegato la sua posizione negando ogni accusa. Il Gip dovrà decidere se applicare la misura degli arresti domiciliari anche a Mignanelli.