Nella serata di ieri, l’onorevole Francesco De Angelis con una nota inviata al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla sua carica di Presidente del Consorzio Industriale del Lazio.
“Nel corso di questi anni abbiamo dato vita a un progetto di fusione rivoluzionario per l’intero territorio regionale – ha scritto De Angelis – Un progetto che ha visto la nascita del più grande Consorzio industriale d’Italia capace di essere motore per lo sviluppo territoriale e attrattore d’investimenti. È stato un lavoro complesso, a tratti difficile, ma che siamo riusciti a portare a compimento grazie a un intenso lavoro di squadra con il supporto costante, e determinante, della Regione Lazio. Un impegno svolto in piena sinergia e collaborazione con il Consiglio di Amministrazione, con il Direttore Generale e con tutto il personale dell’Ente che ringrazio. Su questa strada bisogna andare avanti, sempre nell’interesse delle imprese e del territorio”.
“La Legge di Stabilità approvata dalla Regione Lazio dispone con l’articolo 6 il commissariamento dell’Ente al fine di efficientare, razionalizzare e semplificare l’organizzazione e la funzione del Consorzio. Una sfida importante che, sono sicuro, potrà dare un ulteriore slancio al Consorzio Industriale del Lazio. Per tutte queste ragioni, così come anticipato nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2023, ho rassegnato le mie dimissioni da Presidente del Consorzio Industriale del Lazio”.
Occhi su Trequattrini
Ora i riflettori sono puntati sul prof. Raffaele Trequattrini per il ruolo di Commissario. Fratelli d’Italia starebbe lavorando da tempo su di lui, già prorettore vicario dell’Unicas ed ex presidente del Cosilam. Un accordo che questa volta non sarebbe trasversale, come è stato per la Saf. Il Pd resterebbe a ben vedere fuori dai giochi. Pare infatti che i Dem non avranno voce in capitolo neppure sui due sub commissari. La nomina del prof Trequattrini rischia insomma di innescare un nuovo conflitto politico per la spartizione delle poltrone. Niente di nuovo.