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Congo, rifiutano di convertirsi all’Islam: 14 cristiani massacrati a colpi di machete e kalashnikov

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Congo – 14 cristiani massacrati e uccisi a colpi di machete e kalashnikov in una zona della provincia del Nord Kivu. Gli autori della terribile strage fanno parte delle Forze alleate democratiche (Adf), il gruppo di ribelli affiliato dal 2019 allo Stato islamico e in guerra con l’esercito di Kinshasa per il controllo di questo territorio. Il barbaro assassinio, secondo quanto diffuso dalla stampa nazionale, è avvenuto in seguito al rifiuto delle vittime di convertirsi all’Islam. L’esecuzione, avvenuta una decina di giorni fa nei pressi del centro di Eringeti, è documentata in un video diffuso dal gruppo jihadista e rilanciato in Europa da fonti della società civile. Secondo le fonti del Paese, questo genere di raid si sta moltiplicando a macchia d’olio: chi non ubbidisce scegliendo l’Islam è costretto a subire la pena capitale. L’ultimo attacco è avvenuto quatto giorni fa a Maji Moto, tra Oicha e Eringeti, e ha provocato almeno 4 morti.

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