Alatri – Nel complesso delle “case popolari” Ater di via San Francesco di Fuori, nel rione Civette di Alatri, le famiglie continuano a vivere in condizioni di degrado e con il terrore che, prima o poi, la struttura possa avere un cedimento, nella più totale indifferenza delle istituzioni.
Le immagini raccolte e divulgate dalla redazione di Frosinone News, nei diversi articoli pubblicati a seguito delle segnalazioni dei residenti, dimostrano l’inconfutabile criticità nella quale versano gli stabili. All’interno degli appartamenti sono ben visibili le macchie di umidità, la muffa si vede e se ne sente anche la puzza, l’intonaco è gonfio e sgretolato su intere pareti, ci sono strati completamente staccati e caduti a terra. Nei giorni di pioggia chi vive in questi appartamenti è costretto a mettere secchi e bacinelle in diversi angoli delle case, per raccogliere l’acqua piovana che si infiltra, oppure deve asciugarla con stracci e quant’altro dalle pareti sulle quali scorre.
Una situazione invivibile, che offende la dignità delle famiglie alle quali andrebbe restituita al più presto la serenità di poter vivere in un luogo dove non si rischia di ammalarsi per le muffe o di scivolare sulle pozze d’acqua piovana. Nel video riportato viene documentato lo stato del locale adibito ai servizi igienici dell’abitazione di nonno Paolo. L’anziano vive in uno degli appartamenti in via San Francesco di Fuori a Civette di Alatri e non solamente il suo bagno è ridotto male ma anche le camere da letto e gli altri ambienti. Nonno Paolo ha un enfisema polmonare; quest’estate ha subito un delicato intervento chirurgico che gli ha salvato la vita e, quindi, per far fronte all’insufficienza respiratoria, deve fare ossigenoterapia. Dovrebbe anche vivere in una casa senza muffe ed umidità che rendono l’aria insalubre e particolarmente dannosa per lui.
Il commissario straordinario Ater, Antonello Iannarilli, nei giorni scorsi, ha indetto un incontro con i rappresentanti sindacali per – come si legge nel comunicato diramato: “restituire dignità all’Ente e salvare gli stipendi dei dipendenti”. Iannarilli sarà sicuramente al corrente anche di tale vergognosa situazione e, siamo certi, si starà adoperando per risolverla. Nonno Paolo paga regolarmente quanto dovuto all’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale e pretende che l’appartamento in cui abita sia mantenuto in condizioni dignitose. A questo anziano signore malato non interessa che ATER abbia difficoltà ad onorare gli stipendi, chiede piuttosto che l’azienda provveda agli urgenti interventi che mettano in sicurezza i residenti e garantiscano loro una dignitosa permanenza negli ambienti domestici. Infine, nonno Paolo rivolge una domanda al commissario straordinario Antonello Iannarilli: di fronte all’indifferenza di ATER, che negli anni passati non ha provveduto alla più ordinaria manutenzione necessaria a scongiurare che la situazione degenerasse nel tempo, lui avrebbe continuato a pagare il canone previsto?