“Le domande sono state precise, le risposte no. Eppure avevo chiesto di non rigirare la frittata”: le parole conclusive di Bortone dopo l’ultimo “question time” hanno chiarito efficacemente come l’insoddisfazione di fondo resti nel “gruppo dei cinque” (Pasquale Cirillo, Giovanni Bortone, Anselmo Pizzutelli, Maurizio Scaccia e l’assente Maria Antonietta Mirabella) – mai fondato formalmente ma presente di fatto nelle cronache consiliari – al di là della tranquillità e dell’aplomb con cui sindaco e assessori rispondono ai loro stessi consiglieri di maggioranza. Ció accade mentre i pochi esponenti di minoranza presenti intervengono anche per ringraziare il sindaco (per aver organizzato l’evento per l’Ottantesimo e aver preso parte ad iniziative della Pietrobono) con un pizzico di carineria. Certo, assistere ad un consiglio comunale in cui esponenti della coalizione di governo chiedono spiegazioni a primo cittadino, esecutivo e funzionari comunali su una serie di argomenti è nella sostanza positivo sebbene per nulla frequente. Anche perché vuol dire far emergere anche notizie interessanti per gli amministrati. La seduta del question time di qualche giorno fa a Palazzo Munari, quindi, non va sintetizzata come un puro assalto politico al sindaco. Perché sicuramente peggiore – anche se senza echi sui media della “filiera” – è l’essere allineate, silenti e coperte delle maggioranze granitiche e bulgare dei sindaci a brutto muso che non tollerano neppure domande dai banchi dell’opposizione.
Multipiano, la giunta Mastrangeli studia come tornarne in possesso
Vediamo alcune delle notizie emerse. La prima – grazie all’interrogazione del consigliere comunale di minoranza socialista Vincenzo Iacovissi – è che il Comune sta verificando come entrare in possesso del parcheggio multipiano (frutto di un project financing che ha la durata di 30 anni e scade nel 2034) che diventa indispensabile valvola di sfogo in una città che sta per subire il taglio di aree di sosta a seguito dell’apertura di cantieri per interventi complessivi di circa 60 milioni di euro. L’assessore al Bilancio Adriano Piacentini ha confermato “la volontà dell’amministrazione di riprendere la gestione del Multipiano visti i problemi che si profilano, a partire dalle strisce blu, in riferimento alla nuova viabilità. È in corso l’attualizzazione del valore dei beni e vogliamo capire quanto costa un discorso di questa levatura. Tutto sarà portato in Consiglio comunale se riusciremo a superare le strettoie tecniche ed economiche che la Corte dei Conti ci ha detto di rispettare”.
Acea, la maxi fatturazione da un milione di euro e i consumi anomali
Grazie a Maurizio Scaccia (Forza Italia e membro della seconda e terza commissione), Anselmo Pizzutelli (Mastrangeli Sindaco, presidente della nona commissione) e Giovanni Bortone (Lega, vice presidente sesta commissione consiliare) è stata chiarita la vicenda dei consumi idrici anomali, evidenziati da una maxi fattura Acea da un milione di euro. Scaccia ha rilevato l’esistenza di “elevati consumi di acqua in alcune scuole da diversi anni, fino a 15mila e 20 mila euro annuali. Ci sono istituti che hanno lo stesso numero, o superiore, di alunni ma con consumi idrici molto più bassi. La Giovanni XXIII nel 2023 ha avuto consumi per 14483 euro, la Aldo Moro per 23mila e rotti euro. Altre scuole come la Pietrobono hanno speso circa 3mila euro per tutto l’anno. Viceversa per il cimitero comunale si spendono oltre 30mila euro, per la Polizia locale 3300 euro. Non è il caso di fare verifiche?”. Evidenziato anche il consumo della sede del servizio di ristorazione scolastica: nel 2023 ci sono stati 18mila euro di acqua pagata dal Comune. “Perché – s’è chiesto il forzista – se le utenze sono a carico della società appaltante poi le paga il Comune? Dal 2019 ad oggi questa società ha rimborsato il debito al Comune?”.
Il dirigente Carinci ha spiegato come “da due anni è stata attivata una consulenza specifica per tutte le utenze. Le prime annualità sono state impiegate a normalizzare i contratti, alla ricognizione ed a riomogeneizzare il tutto nell’ambito delle regole delle utenze Consip. Il passaggio successivo della consulenza – avviato quest’anno – è quello di andare a verificare utenza per utenza. Riscontriamo a valle consumi anomali ma li registriamo come fatturazione e abbiamo sollevato la questione col gestore. Ora stiamo cercando di anticipare il problema procedendo alla lettura dei contatori prima che venga emessa la fattura. L’ottimizzazione delle utenze sta andando avanti com’è avvenuto per l’ex Mtc. Quanto alla mensa, non hanno ancora installato un contatore specifico, per cui dobbiamo richiedere ulteriormente somme indietro alla società appaltante. Energia elettrica e gas non hanno questo problema della presunzione di consumo che, invece, troviamo con l’utenza acqua legato al sistema forfettario”.
L’assessore Piacentini e l’assessore Angelo Retrosi hanno chiarito come la ricognizione di consumi anomali e perdite occulte è stata avviata specificamente dal 18 febbraio 2024, dopo che Acea aveva fatturato per un milione di euro. C’è stato un accertamento che ha portato a stornare di 300mila euro l’ammontare complessivo a seguito del riconoscimento da parte del gestore delle perdite occulte e slegate dai consumi effettivi. Alla fine Comune e Acea hanno effettuato una transazione per la rateizzazione dei 700mila euro di consumi idrici che sarebbero effettivamente dovuti.
Brt, il sindaco illustrerà il progetto definitivo in Consiglio e alla città
Il consigliere Anselmo Pizzutelli ha poi aperto il capitolo Brt (bus rapid transit) ricordando come “l’installazione del cantiere in Piazza Pertini ha sottratto 20-30 posti auto per pendolari che vanno a Roma per lavorare e non possono permettersi una seconda casa e neppure un garage privato. Siccome il progetto Brt non è stato mai illustrato in Consiglio chiediamo che ci diano informazioni sull’intervento affidato alla ditta e sulla tempistica della realizzazione dell’opera”. Il sindaco Mastrangeli ha ricordato come il Brt rientri fra le prerogative della giunta: “Con due delibere è stato varato il bus di trasporto veloce su corsia dedicata in elettrico. La proposta è andata in appalto cogliendo indicazioni che vengono da più parti e stiamo cercando di impostare una variante per adattarle meglio ad esigenze che sono state riscontrate dalla parte politica. Fermo restando che alcune scelte tecniche non si possono cambiare come, ad esempio nel caso del cablaggio che va effettuato secondo precise localizzazioni dove la potenza della ricarica è adeguata. Pensiamo di chiudere quanto prima questo tipo di ricognizione per offrire il quadro completo ai consiglieri comunali e per avere una condivisione con la cittadinanza”.
VIdeosorveglianza, 200 nuove telecamere e sistema più efficiente
Nel corso della seduta, apertasi con la richiesta dei chiarimenti sulle trattenute alle indennità rispetto al progetto Solidiamo, considerato iniziativa meritoria dalle consiliature Ottaviani, si è parlato anche dell’imminente conclusione del cantiere della piazza dello Scalo mentre Pasquale Cirillo (Frosinone Capoluogo – Forza Italia) è tornato a chiedere chiarimenti sul sistema di videosorveglianza e su quel che accadde al Ced – con ingressi anche non autorizzati – dopo il fatto di sangue che ha sconvolto il capoluogo. Mastrangeli ha annunciato un impegno consistente nell’aver già acquisito telecamere di ultima generazione sia per coprire aree oggi sprovviste di videosorveglianza che per sostituire impianti ormai tecnologicamente inadeguati. “Abbiamo ad oggi 720 videocamere attive messe anche 12 anni fa e ne abbiamo acquistate e stoccate nei magazzini altre 200 – ha spiegato il sindaco -: nel giro di breve tempo daremo una sostanza diversa all’apparato di videosorveglianza della città”. Sul caso del Ced si è limitato a dichiarare che tutto quel che doveva dire, l’ha riferito agli inquirenti: ora chi di dovere sta effettuando gli accertamenti giudiziari del caso.
In mancanza o a sostegno di un’opposizione che porti avanti quest’attività di stimolo e di approfondimento, non guasta la posizione polemica – ma civile – di alcuni settori della maggioranza consiliare. I risultati paiono evidenti se si parla di confronto democratico e di circolazione delle informazioni sulla gestione della cosa pubblica. Al di là ed oltre il rimpasto di giunta che verrà.