Roberta Gatani, nipote di Paolo e Salvatore Borsellino, sarà in Ciociaria per presentare il suo libro “Cinquantasette giorni. Ti porto con me alla Casa di Paolo” edito da Iod Edizioni. Un doppio appuntamento: giovedì 3 aprile a Ceccano e venerdì 4 ad Alatri per incontrare gli alunni del Liceo Pietrobono
L’autrice è la responsabile della “Casa di Paolo”, un centro fondato nel 2015 per aiutare i ragazzi del Quartiere Kalsa di Palermo proprio in memoria del giudice ucciso dalla mafia.
Le tappe in Ciociaria e il racconto dei 57 giorni
Giovedì 3 aprile alle ore 16, da Sinestesia a Ceccano la presentazione del libro e l’incontro con l’autrice Roberta Gatani. Interverranno la studentessa Maria Francesca Masi; Gemma Gemmiti, fondatrice di Sinestesia, lo scrittore Diego Protani e Pietro Folena scrittore e più volte deputato della Repubblica

Cinquantasette giorni separano la strage di Capaci dalla strage di via d’Amelio. In questo libro, Roberta Gatani, nipote di Paolo e Salvatore Borsellino, ripercorre ogni giorno trascorso tra il 23 maggio e il 19 luglio 1992, un tempo fittissimo di lavoro per il Giudice che, sapendo di avere le ore contate, mise in campo tutte le proprie forze per fare luce sulla strage di Capaci. Roberta Gatani ci racconta anche le fragilità di Paolo, dilaniato dal dolore per la morte dell’amico fraterno Giovanni Falcone e preoccupato per i propri familiari e per i ragazzi della scorta. In parallelo a questo racconto, corre la narrazione della quotidianità alla Casa di Paolo, nata nel 2015 per volontà di Salvatore Borsellino, diretta da Roberta Gatani, con sede nella vecchia farmacia di famiglia, nel cuore della Kalsa, un luogo dove Paolo rivive oggi grazie ai volontari che si battono per offrire un futuro migliore ai giovani del quartiere. Un luogo dove l’amore ha compiuto il miracolo di riportare a correre le lancette di un tempo spezzato dalla violenza criminale.
Venerdì 4 aprile, dalle ore 9.30, la Gatani raggiungerà il Liceo Pietrobono in Piazza Santa Maria Maggiore ad Alatri per incontrare studenti e docenti. A loro porterà la sua testimonianza, il suo racconto, il ricordo del giudice Paolo Borsellino e del collega amico Giovanni Falcone. L’esempio più elevato di legalità e lotta alla criminalità che questo Paese abbia mai avuto.
