L’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, interviene sulla questione Sanità in provincia di Frosinone: “La chiusura del reparto di Psichiatria dell’ospedale di Frosinone è un bruttissimo segnale per tutto il sistema sanitario provinciale. Ancora una volta abbiamo, purtroppo, avuto la misura di quanto la Ciociaria sia sempre più provincia ai confini dell’impero con un livello di attenzione da parte degli enti e delle autorità preposti francamente insufficiente. Tra l’altro, le vicissitudini di Psichiatria arrivano dopo quelle patite dal reparto di malattie infettive la cui chiusura è stata sventata all’ultimo. E’ evidente che questo risultato giunge al termine di un percorso di sofferenza che parte da lontano, da un gestione sanitaria targata Zingaretti e D’Amato che, su questo territorio, ha lasciato davvero le macerie”.
“Al presidente Rocca, anche nella sua veste di assessore regionale alla sanità, avendo trattenuto per sé la delega, chiediamo, innanzitutto, di dare un segnale di vicinanza e di attenzione alle esigenze dei cittadini frusinati e dell’intera Ciociaria, poi gli chiediamo di attivarsi immediatamente per riaprire il reparto e garantire l’efficienza della struttura, non fosse altro perché diventa anche una questione di sicurezza nella gestione di persone che presentano patologie e sintomi particolari. – Prosegue la Rossi- In ultimo, auspichiamo che il presidente Rocca metta in campo una programmazione di lungo respiro che consenta la necessaria e indifferibile valorizzazione dello “Spaziani”, che, lo ricordiamo, soprattutto agli amici del Pd che negli ultimi 10 anni hanno sofferto di forti amnesie, è l’ospedale più importante di un territorio che comprende 91 comuni e su cui vivono 500.000 persone”.
“Sarebbe un segnale importante di attenzione, mai registrato in passato, verso i cittadini di questa terra che si vogliono sentire trattati con la medesima attenzione riservata a quelli di Roma e soprattutto rappresenterebbe una cesura netta verso una politica di gestione dei servizi sanitari che, in tutte le precedenti legislature regionali, specialmente quelle targate dem, è sempre e soltanto stata romanocentrica”. – Ha concluso l’onorevole.