“Con la conferma del trasferimento a Viterbo della scuola di volo elicotteristica da parte dei vertici dell’Aeronautica Militare, si chiude il sipario su una vicenda che si stava trascinando ormai troppo a lungo. Non si può oggi che prendere atto dell’insuccesso dei numerosi tentativi messi in campo da esponenti politici locali e nazionali per indurre il Ministero della Difesa a rivedere i suoi piani e confermare la permanenza del 72° Stormo a Frosinone. Le parole del generale Frigerio a margine della cerimonia svoltasi la scorsa settimana non lasciano spazio a dubbi né consentono di ridimensionare la portata della decisione assunta: non si parla infatti del semplice trasferimento di alcune attività ma della “chiusura dell’aeroporto di Frosinone”. – Così in una nota Stefano Ceccarelli Presidente
Circolo Legambiente “Il Cigno” di Frosinone APS.
“Si apre dunque una nuova fase: la politica è ora chiamata a decidere cosa intende realizzare sui 90 ettari di elisuperficie e come riconvertire le cubature esistenti, interloquendo con il Ministero per comprenderne gli orientamenti, stante che l’area appartiene al demanio militare. Dal canto suo, la Città di Frosinone ha l’opportunità storica di riappropriarsi di una porzione significativa del territorio comunale e pianificarne la destinazione futura secondo un percorso di partecipazione che coinvolga i cittadini e gli altri soggetti interessati. In quanto a idee, non brancoliamo nel buio. Una proposta seria, con solide basi, ampio consenso e che guarda al futuro già c’è: è a nostro avviso innegabile – prosegue Ceccarelli – che la riconversione del sito a parco fotovoltaico e polo didattico e di ricerca sulle nuove rinnovabili proposta da Legambiente sia oggi, con il venir meno della presunta “vocazione aeroportuale” del sito, quella di gran lunga più credibile e attrattiva. Del resto, lo stesso Sindaco di Frosinone lo fece comprendere dichiarando che la proposta di Legambiente, in subordine alla prosecuzione delle attività dell’Aeronautica Militare, sarebbe stata meritevole di attenzione”.
“La transizione ecologica resa indilazionabile dall’aggravarsi della crisi climatica ha bisogno di una spinta dai territori per essere attuata: il Comune di Frosinone ha oggi l’opportunità di porsi come avanguardia del cambiamento e supportare una realizzazione per la quale gli investitori farebbero la fila, presentandosi come il soggetto promotore numero uno di un progetto che sarebbe fonte di uno sviluppo economico non effimero, in cui si conterebbero solo vincitori e nessun perdente. Invitiamo dunque il Sindaco ad avviare senza indugi il dialogo necessario, in primis con il Ministero della Difesa per sondarne le intenzioni, e subito dopo con gli stakeholder del territorio (ivi incluse le aziende situate a ridosso del sito) per raccogliere idee e suggestioni su un tema strategico per il territorio. La nostra proposta, convalidata dalla forza degli argomenti che la sostengono e portata di recente alla ribalta mediatica nazionale grazie a Report, naturalmente non vuole essere un prendere o lasciare, ma merita di essere collocata al centro del dibattito e discussa democraticamente assieme ad altre che potranno essere avanzate”. – Chiosa il Presidente del Circolo Legambiente “Il Cigno” di Frosinone APS.