“Abbiamo letto, condividendolo totalmente, l’esposto /denuncia che il Comitato Acqua Pubblica Ceccano ha indirizzato al Sindaco Caligiore, ai consiglieri comunali ed a tutti gli esponenti politici – o sedicenti tali – della città fabraterna, contro l’arroganza e i modi predatori portati avanti da Acea nei confronti di quei cittadini che hanno ritenuto opportuno aprire un contenzioso con la società romana. Ribadendo tutte le verità contenute nel documento riguardo le azioni scellerate, i metodi ricattatori, il mancato rispetto e/o una distorta interpretazione della delibera 311/2019 di ARERA da parte di Acea, un agire quasi da ras di quartiere rispetto alle infrastrutture pubbliche che, per ignobile ingordigia, vengono danneggiate dalla stessa società preposta al loro ammodernamento, e per tanto altro ancora, ci uniamo al comitato Acqua pubblica Ceccano nel chiedere, alla politica locale e anche provinciale, una ferma presa di posizione in merito”. – Così in una nota Ceccano2030 condivide la presa di posizione del Comitato Acqua Pubblica Ceccano.
“La difesa dei diritti dei cittadini non può essere fatta a puntate (e sempre solo quando ci sono le elezioni…) ma deve essere portata avanti ogni giorno se davvero si ha una visone politica ideologica dei beni comuni e non un mero interesse personale/elettorale. Quindi, dimostrino, i politici ceccanesi tutti, di stare dalla parte giusta, mettendo in atto tutte le azioni atte a bloccare le azioni abusive di danneggiamento del patrimonio pubblico e mettendo un freno alle azioni vessatorie di Acea verso tutti quei cittadini che non piegano la testa. – Proseguono da Ceccano2030 – Dimostrino, i politici ceccanesi tutti, di avere una propria testa pensante e di non rispondere alle politiche servili dei loro partiti di riferimento verso il gestore romano. Negli ultimi anni sono state davvero tante, troppe, le promesse fatte contro Acea: adesso non ne possiamo più! Se Caligiore si è dimostrato più bugiardo di Pinocchio molti altri non si stanno dimostrando da meno… anzi! La misura è veramente colma, non è più tollerabile essere vessati da un’azienda che usa mezzi arroganti, intimidatori e illegittimi, e da una politica che, in questi anni, dal Comune agli enti superiori, è stata troppo spesso asservita e, più di qualche volta, complice. Come Ceccano2030 abbiamo condiviso, e continuiamo a condividere, la vertenza portata avanti dal Comitato Acqua Pubblica, sposandone i contenuti e ribadendo che non può esserci un futuro realmente “democratico” se, per i profitti di pochi, verrà privatizzato anche il bene comune per eccellenza, l’acqua. Ceccano2030 ha scelto fin dall’inizio da che parte stare, quella del Comitato Acqua Pubblica di Ceccano, quella dei cittadini, quella dei ceccanesi, quella di chi vuole finalmente risposte concrete, perché siamo convinti che la politica debba ripartire dall’ABC: Acqua Bene Comune!”.