Ceccano, rinviati l’emendamento anti-ballottaggi e anche… la ricomposizione del centrodestra

L'emendamento per abbassare la soglia al 40% per eleggere i sindaci, ritirato dalla commissione Affari Costituzionali: vi tornerà a breve

La coalizione di sei liste a sostegno di Ugo Di Pofi, con FdI in testa, e quella di 4 civiche che propone sindaco Fabio Giovannone, sempre di area centrodestra, possono prendersi il tempo necessario per valutare le prospettive elettorali legate alla discesa in campo della corazzata di centrosinistra a guida Andrea Querqui, con il sostegno di ben 8 liste. Si pensava che la giornata parlamentare di mercoledì 9 aprile dovesse essere decisiva e stringente. Proprio per questo i rappresentanti dei due schieramenti si erano parlati, in maniera riservata per valutare l’eventuale alleanza. Sembrava dovesse passare da un momento all’altro l’emendamento al decreto elezioni per i Comuni sopra i 15mila abitanti, abbassando al 40% la soglia oltre la quale non sarebbe più scattato il ballottaggio e sarebbe stato proclamato sindaco il più votato oltre quel livello di consensi. L’intenzione di scardinare la vecchia legge elettorale per i sindaci del 1993 tuttavia non è stata archiviata. Vero che ieri, in commissione Affari costituzionali del Senato, è stato ritirato l’emendamento unitario del centrodestra, sottoscritto da tutti i capigruppo di maggioranza al Senato (Lucio Malan per FdI, Massimiliano Romeo per la Lega, Maurizio Gasparri per FI e Michaela Biancofiore per Nm). Ma, secondo indiscrezioni giunte da ambienti governativi, la riforma della disciplina dei sindaci dovrebbe entrare in un nuovo disegno di legge che verrà assegnato alla stessa commissione parlamentare. L’evoluzione, tuttavia, fa svanire l’emergenza del dialogo tra le due porzioni del centrodestra ceccanese, visto che entrambe sono comunque convinte di poter raggiungere il ballottaggio. Ovviamente – e alternativamente a seconda dell’esito delle urne – insieme a Querqui.

Tra filo Giovannone e ruspandiniani intanto torna la polemica velenosa

I ragionamenti pragmatici tra ruspandiniani ed anti-ruspandiniani – tanto per semplificare – avvenivano mentre l’ufficialità registrava una contrapposizione netta. Da una parte Giovannone all’attacco nel rivendicare – come riferito anche sulle nostre colonne – d’essere rappresentante dell’altra destra. Poi, nelle ultime ore, il segretario del circolo di FdI, Rino Liburdi, a replicare per le rime: “Mi ero riproposto di parlare solo di programmi e del pericolo del ritorno della Sinistra al potere a Ceccano, salutando anche con piacere le parole distensive di Alessandro Savoni sulla sua autosospensione dal Direttivo di Fratelli d’Italia concordata con il sottoscritto. Evidentemente c’è chi riesce non solo a parole, ma anche nei fatti a praticare quel fair play tanto invocato, ma che, evidentemente, non è di casa dalle parti dei fratelli Giovannone. Non possiamo accettare espressioni denigratorie ed offensive secondo cui gli indagati sarebbero tutti dalla nostra parte oppure il mantra ripetuto più volte secondo cui il discrimine della fuga a gambe levate dalle primarie del centrodestra da parte di Giovannone sia dato dall’inchiesta giudiziaria. La peggiore in assoluto ‘Non sono in vendita’. Ma come si permette – attacca Liburdi -? Cosa vuole dare ad intendere? Non si sta di certo distinguendo per un taglio ‘francescano’ della sua campagna elettorale… Non consentiremo di far passare questo messaggio falso, distorto e scorretto. La faraonica campagna mediatica messa in campo da Giovannone non può cancellare dei dati di fatto, che la gente sa bene”. Secondo il segretario cittadino meloniano, “la sua coalizione conta più consiglieri comunali uscenti di quella che sostiene Ugo Di Pofi. Se c’erano dei passi indietro da fare sono stati fatti da questa parte, non certo nella coalizione a suo sostegno. Fabio stesso è stato negli anni uno dei principali collaboratori del sindaco Caligiore. Era un suo ‘fedelissimo’. Lo ricordiamo quando si è tesserato in FDI ‘in quota’ sindaco, con tanto di foto e dichiarazioni di rito. Lo ricordiamo ‘abbracciato’ sui palchi di San Giovanni o nelle Feste da lui organizzate come delegato al commercio. È stato Presidente del Consiglio, che, ricordiamo è la più alta carica istituzionale dopo il sindaco”. (…) Insomma siamo alle comprensibili torte in faccia elettorali.      

Il Comitato Centro Storico convoca in piazza i cinque candidati sindaci

Il Comitato Centro Storico intanto torna a portare in piazza le istanze dei ceccanesi, emerse dall’ultimo incontro pubblico ‘La Ceccano che vorrei’ del 9 marzo al Teatro Antares: ha infatti annunciato “un confronto fra i cinque candidati a Sindaco; ai quali verranno sottoposte le domande dei cittadini. L’incontro – richiesto per il 12 aprile pomeriggio – sarà a Piazza Municipio”. Quanto ai candidati a primo cittadino del centrosinistra, Querqui a partire da sabato 5 aprile ha iniziato un tour delle contrade di Ceccano: “Da anni mi impegno nel confronto quotidiano con i cittadini, grazie alla mia professione di farmacista e all’esperienza in Consiglio comunale – ha commentato -. Sono convinto che l’ascolto sia fondamentale per comprendere i reali problemi del territorio, soprattutto a Ceccano, che è una città complessa, dove le criticità si evidenziano in modo diverso a seconda delle zone”.

Luigi Mingarelli (Ceccano a Sinistra e Acqua Pubblica Ceccano) ha preso posizione sul servizio scuolabus: “Purtroppo, errori e negligenze di chi ha amministrato la città negli ultimi anni vengono pagate dai ceccanesi, in particolare dalle famiglie di 800 bambini che subiscono un grave attacco al diritto allo studio con il taglio del servizio pubblico di trasporto scolastico. Negli ultimi mesi in merito abbiamo organizzato manifestazioni, banchetti informativi, interessato la Regione e il Prefetto, mobilitato i sindacati competenti, raccolto centinaia di firme, abbiamo richiesto per due volte un incontro col Commissario Prefettizio per affrontare la questione in maniera seria e concreta, mentre in molti che non ci hanno sostenuto in questa lotta per il diritto allo studio solo oggi si accorgono del problema”.

Manuela Maliziola (Ceccano al Centro, Vivere Ceccano e Progetto in Comune) prosegue con i suoi incontri con elettori e simpatizzanti: “Ogni volta riuscite ad emozionarci per la vostra larghissima partecipazione e per questo vi ringraziamo di cuore. Ci avete ascoltato sempre con attenzione non facendoci mancare il vostro supporto. Questa è la Politica che vogliamo e che insieme stiamo attuando, dove le idee diventano progetti e si studiano i problemi per trovare soluzioni”.

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Stefano Di Scanno
Stefano Di Scanno
Giornalista Professionista

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