Home Politica Ceccano – Querqui lancia petizione su sicurezza, tuona la maggioranza: “I dati...

Ceccano – Querqui lancia petizione su sicurezza, tuona la maggioranza: “I dati lo smentiscono”

Mauro Staccone, Rino Liburdi e Daniele Massa sono intervenuti con una dura nota nella quale parlano di speculazioni politiche

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ceccano – Il consigliere comunale di minoranza Andrea Querqui lancia la petizione “per una maggiore sicurezza urbana” e invita i cittadini a firmare dando loro appuntamento nel piazzale della stazione domani, sabato 16 marzo, dalle 9 alle 13. “I cittadini di Ceccano, firmatari di questa petizione, sono gravemente preoccupati dagli episodi di criminalità che coinvolgono il territorio cittadino…Chiediamo al Sindaco Caligiore, al Prefetto, al Questore di Frosinone e al Comandante Provinciale dei Carabinieri di valutare interventi per incrementare la presenza di Forze dell’Ordine sul territorio di Ceccano”. – Si legge in un passaggio che accompagna l’invito ad aderire alla petizione.

Un’iniziativa che ha suscitato le reazioni della maggioranza. Mauro Staccone, Rino Liburdi e Daniele Massa sono intervenuti con una dura nota nella quale parlano di speculazioni politiche. Nella stessa nota vengono snocciolati i dati sui reati a Ceccano forniti dalla locale Stazione dei Carabinieri.

Le reazioni: “I dati smentiscono Querqui”

Il consigliere Mauro Staccone, della lista “Caligiore sindaco”, ha affermato: “Apprendiamo dai social che il consigliere Andrea Querqui si è fatto promotore di una raccolta firme sulla sicurezza nella nostra città. Restiamo esterrefatti dalle sue parole. Appare evidente che lui e qualche suo sodale del centrosinistra tentino di sfruttare l’onda emotiva che sta attraversando i cittadini non solo di Ceccano, ma dell’intera provincia per il grave episodio di violenza avvenuto qualche giorno fa a Frosinone, per sollevare critiche neppure minimamente supportate dai fatti. Inoltre, con una certa spregiudicatezza politica, proprio nel momento in cui bisognava sollevare dei distinguo tra la nostra città e realtà apparentemente tranquille, ma che poi nei fatti dimostrano una notevole penetrazione di criminalità organizzata come evidenziano i fatti del capoluogo, a cui diamo la nostra massima solidarietà, Querqui cosa fa? Getta fango su Ceccano attraverso speculazioni politiche che i dati forniti dalla locale caserma dei carabinieri, a cui va il nostro ringraziamento per il continuo e proficuo impegno sul nostro territorio, smentiscono. E vediamo questi dati. Furti nelle abitazioni sono stati 48 nel 2022; 57 nel 2023; 16 nel 2024. Furti d’auto: 7 nel 2022; 13 nel 2023; 1 nel 2024. Furti negli esercizi:  40 nel 2022; 72 nel 2023; 6 nel 2024; Varie: 21 nel 2022; 53 nel 2023; 10 nel 2024; Rapine: sono state 2 nel 2022; 1 nel 2023; 0 nel 2024; Truffe informatiche: 45 nel 2022; 78 nel 2023; 24 nel 2024. Infine le truffe agli anziani sono state 0 nel 2022; 5 nel 2023 e 2 nel 2024. Dai dati si evince che non si registrano assolutamente episodi di criminalità organizzata o di aggressioni alle persone, ma qualche piccolo e fisiologico episodio di reato contro il patrimonio che, per quanto ci si sforzi di arginare, ne risulta fisiologica la presenza. Superfluo aggiungere che l’Amministrazione Caligiore, a cui è stato sempre a cuore il tema della sicurezza, ha contribuito alla diminuzione dei reati grazie alla rete di videosorveglianza. Abbiamo installato nuove telecamere, che abbiamo nel tempo implementato e continuiamo a sottoporre a manutenzione, a differenza di ciò che abbiamo ereditato, e cioè un sistema installato nel 2009 e reso inefficiente alla prima avaria”. – Conclude Staccone.

Rino Liburdi de “La Grande Ceccano” aggiunge: “Il tema della sicurezza occupa gran parte dello spazio mediatico che spesso influenza la percezione di essa da parte dei cittadini. Atti criminali come quelli avvenuti a Frosinone non fanno altro aumentare la paura. Fortunatamente la città di Ceccano, grazie all’attenzione dell’Amministrazione Caligiore sul tema della sicurezza e all’ottima azione della Stazione dei carabinieri sul territorio è diventata una città tranquilla in cui non si registrano episodi gravi di violenza e in cui sono drasticamente diminuiti quelli minori. Sono lontani gli anni in cui Ceccano balzava alla cronache per le bande armate specializzate in blindati o quando guidava le classifiche dei ragazzi morti di overdose per cui Ceccano era sulla bocca dell’intera provincia che l’additava come poco sicura. Oggi il trend è cambiato, è evidente il balzo in avanti fatto circa la qualità di vita dovuta alla capacità di accoglienza, al grado dei servizi che riesce a erogare e al blasone che ha conquistato, non solo recuperando parecchie posizioni negli anni, ma eleggendo un deputato e presidente provinciale del primo partito d’Italia, Massimo Ruspandini, che rappresenta tutta la provincia. Questo per noi è motivo di orgoglio e dovrebbe esserlo per tutti i ceccanesi, di destra e di sinistra. Per non parlare poi dei ceccanesi che sono a capo di aziende importanti o di sindacati. Rispediamo dunque con fermezza le accuse al mittente: la sicurezza non si baratta per un po’ di consenso elettorale”.

A chiosare è Daniele Massa, consigliere di Fdi: “Che la nostra città viva un riscatto anche dal punto di vista della sicurezza è dimostrato dai numerosissimi eventi estivi e invernali che hanno visto la partecipazione di migliaia di persone. Persone che hanno anche consumato alcolici, senza che si sia registrato un singolo episodio sul fronte della sicurezza, a riprova della capacità organizzativa dell’Amministrazione Caligiore, dell’azione capillare di controllo delle forze dell’ordine e dell’esemplarità dei cittadini e dei partecipanti. La nostra città, sicuramente, non verrà macchiata dalle parole del consigliere Querqui, che tra l’altro ambisce a diventare il candidato sindaco del centrosinistra, che fa un cattivo servizio a Ceccano avendo dipinto una città che nella realtà non esiste. Ceccano è una città in fermento, con i giovani che sono tornati a partecipare alla vita politica e sociale. È una città che è andata avanti, una città dove ci sono locali diventati un punto di riferimento per tutta la provincia, perché si sta bene e, soprattutto, ci si sente al sicuro. Certo, in particolar modo nelle campagne, si verifica qualche piccolo episodio di furti, ce ne dispiace e faremo tutto il possibile per limitarli ancora di più. Ma di sicuro questo non può mettere Ceccano sullo stesso piano dei morti di Alatri e Frosinone o del sud della provincia dove si registrano episodi di criminalità organizzata. Termino dando un consiglio a Querqui e agli altri di centrosinistra che hanno sottoscritto la nota: se Ceccano vi sta così stretta, visto che ne parlate male sia sul fronte ambientale, sia lavorativo, sia di sicurezza, forse dovreste prendere in considerazione di trasferirvi altrove. Oggi le vostre lamentele appaiono davvero inopportune e fanno una cattiva pubblicità alla storia millenaria di questa città che si dimostra sicura: un’isola felice nel panorama provinciale. E – sempre le vostre lamentele – dimostrano anche che voi non siete davvero all’altezza del ruolo che ricoprite o che vorreste ricoprire”.

- Pubblicità -
Exit mobile version