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Ceccano – In centinaia alla marcia per la legalità: “Chi sa e non denuncia è loro complice”

Dopo il terremoto di “The good lobby”, la Ceccano perbene scende in strada per manifestare tutto il suo dissenso

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Ceccano dice “No”. No all’illegalità, lo agli illeciti, no agli affari sporchi con i soldi pubblici. I cittadini alzano la testa e scendono in piazza. All’alba di giovedì 24 ottobre l’operazione “The good lobby”. Ieri sera, a dieci giorni di distanza dagli arresti di Squadra Mobile e Sco che, coordinati dalla Procura europea, hanno smascherato il sistema di appalti e tangenti all’interno del Comune, la Ceccano perbene ha gridato il suo dissenso. Ha preso le distanze da tutto lo squallore di quelle pesantissime accuse che, se confermate in giudizio, diventerebbero la pagina più nera della storia della città. 

Un sindaco, ormai ex, Roberto Caligiore, al quale avevano dato la loro fiducia. Tecnici e “faccendieri” che, abusando ognuno del proprio ruolo, avrebbero indebitamente usurpato i fondi del Pnrr destinati alla città e all’accoglienza migranti per il loro tornaconto personale. Nelle carte dell’inchiesta c’è questo e tanto altro. Ci sono 36 indagati in totale le cui posizioni sono ora al vaglio, tra loro altri esponenti dell’amministrazione caduta esattamente una settimana fa dopo le dimissioni davanti al notaio. 

“Chi sapeva e sa ma non denuncia è loro complice”. “Legalità per Ceccano”. Sono solo alcune delle scritte apparse sugli striscioni che hanno accompagnato il corteo che ieri sera si è snodato per le vie della città. In centinaia in marcia per la legalità. Un corteo partito alle 18.30 che “silenziosamente” si è snodato attorno alle vie del centro storico, tra Via Magenta e il Monumento ai Caduti fino a Piazza Municipio. 

“Ci avevano pronosticato vita breve, e invece siamo ancora qua, per giunta in buona compagnia, insieme ai cittadini che credono che la legalità sia un valore da difendere e che hanno raccolto l’invito a manifestare”, è il monito del Comitato centro storico Ceccano, promotore della marcia.

Battisti: “Ceccano non meritava di essere tradita”

“È stato uno schiaffo in pieno volto ad una splendida comunità, balzata alle cronache per una vicenda che la rappresenta per quello che non è. Conosco donne, uomini, realtà associative e culturali, tantissimi giovani che quotidianamente si spendono per rendere migliore il posto in cui vivono. Non meritavano di essere traditi da chi si è assunto la responsabilità di guidare questa comunità. – Ha scritto la consigliera regionale Dem, Sara Battisti. 

Sarà la magistratura a fare chiarezza e ad accertare le responsabilità: chi ha sbagliato pagherà, come è giusto che sia. Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio perché nel nostro territorio sono tantissimi gli amministratori e le amministratrici che mettono al servizio delle loro comunità le proprie competenze con passione, determinazione e trasparenza. Questi sono eventi che atterriscono, fanno vacillare la già scarsa fiducia nelle istituzioni e nella politica che molto dovrebbe riflettere su quanto è accaduto. 

Allo stesso tempo, però, sono eventi che uniscono: la comunità ceccanese questa sera, grazie al Comitato Centro Storico, si è ritrovata unita in piazza nel segno della legalità. Ora è il tempo del riscatto e della costruzione di una proposta di ripartenza ampia e condivisa per Ceccano. Siamo al vostro fianco, siamo tutti la Ceccano che resiste!”. 

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