Ceccano – “In questi giorni, quando è già passato un mese dall’inizio delle scuole, a Ceccano è finalmente partito (con colpevole ritardo) il servizio di scuolabus che, come comunicato dalla delegata competente, è in una fase sperimentale fino a Dicembre. Dopo le feste natalizie, nella peggiore tradizione della “contea del mistero”, non è dato sapere in che modalità (e se) continuerà ad essere erogato tale servizio. Con l’aggravante che il Comune non si è nemmeno premurato di conoscere gli orari di ingresso e uscita delle scuole, causando un grave disservizio, tanto che in molti casi studenti e studentesse o sono rimasti ad aspettare a vuoto il passaggio del pullman la mattina oppure non hanno trovato lo scuolabus ad attenderli al termine delle lezioni, nonostante l’abbonamento sottoscritto a caro prezzo al TPS”. – Così, in una nota congiunta, PSI Ceccano, Ceccano a Sinistra e Unione Popolare attaccano l’amministrazione comunale sul servizio di trasporto scolastico.
“Infatti, in un momento di grave crisi economica che perdura da anni nel Paese e che colpisce duramente la nostra provincia, e con un aumento crescente dei fruitori del servizio negli ultimi due anni, l’amministrazione ha ritenuto opportuno aumentare il costo degli abbonamenti, abbassando la soglia per l’esenzione completa dal pagamento (messa in atto già dal precedente anno scolastico). – Prosegue la nota – Forse l’amministrazione comunale non si rende conto del ruolo fondamentale che svolge il trasporto scolastico nell’attuazione del diritto allo studio! Eppure, le preoccupazioni dei genitori, degli autisti degli scuolabus, dei cittadini riguardo al futuro del servizio di trasporto pubblico scolastico, sono state palesate da molti mesi, tanto da presentare in Comune nel maggio scorso una raccolta firme in risposta alle voci che circolavano sull’ipotetica sospensione del TPS – iniziativa che abbiamo sostenuto, pure contribuendo al raggiungimento delle 726 firme presentate al fine di mantenere attivo questo importantissimo servizio”.
“Le conseguenze, in caso di soppressione del servizio di trasporto pubblico scolastico, saranno disastrose sia per le famiglie degli studenti che per la città, a cominciare da un aumento consistente della congestione del traffico davanti alle scuole negli orari di ingresso e uscita, un maggiore impatto ambientale per via dell’uso di autovetture private all’interno dell’area urbana, un gravissimo colpo inferto al diritto allo studio dei giovani ceccanesi. Convinti che il futuro della città fabraterna passi necessariamente per la difesa del diritto allo studio – cosa a cui non presta particolare attenzione l’attuale amministrazione comunale, viste le problematiche che investono anche il servizio mensa, che partirà solo a novembre e per appena sette mesi – pensiamo che il TPS rappresenti un servizio fondamentale che vada ampliato e non soppresso, che vada quanto più possibile messo a disposizione degli studenti in maniera capillare sul territorio della città, aumentando le fasce di gratuità e non restringendole, fissando tariffe di abbonamento economicamente e socialmente sostenibili e non elevate come lo sono adesso”.
“Però, non possiamo non vedere che le cause dell’attuale situazione sono da rintracciare nelle scelte scellerate fatte dall’amministrazione comunale nel corso degli anni, insieme a recenti spese di bilancio, a dir poco discutibili, che hanno sacrificato il bene comune. Probabilmente nell’amministrazione Caligiore c’è qualcuno che pensa solo alle prossime elezioni e mai alle prossime generazioni! Perciò, se chi amministra il Comune non è in grado di dotare la città di un trasporto pubblico efficiente e con mezzi ecosostenibili – che possa coprire i quartieri e collegare tutto il territorio comunale, in ogni orario del giorno e della sera, da implementare con gli autisti già impegnati con gli scuolabus negli orari di ingresso e uscita dalle scuole, impiegando i cittadini disoccupati o percettori di ammortizzatori sociali nel supporto scolastico quali autisti e accompagnatori su scuolabus – bhe, che almeno garantisca un sevizio di trasporto scolastico decente, che copra tutto l’anno, nel rispetto degli orari di ingresso o uscita da scuola, a prezzi sostenibili per le famiglie di studenti e studentesse, tornando alle precedenti fasce di esenzione dal pagamento, scongiurando il rischio che la fase di sperimentazione coincida con l’anticamera della soppressione del servizio. Questa amministrazione sta prendendo delle decisioni che hanno, e avranno, un forte impatto sulla vita concreta delle persone, dalle quali si capisce, e si capirà, quali sono le priorità e gli interessi per Caligiore&co., che parlano di una visione della città che non condividiamo e contro cui lottiamo quotidianamente: in difesa del diritto allo studio, dei beni comuni, del benessere dei cittadini, noi ci siamo, perché il tempo per dare vita a un’idea alternativa di città è oggi, il futuro di Ceccano comincia adesso!”. – Concludono PSI Ceccano, Ceccano a Sinistra e Unione Popolare.