Ceccano – Terremoto politico in Comune. L’assessore Gizzi è fuori dalla Giunta dopo il polverone sollevato da un post di solidarietà alla Russia pubblicato sul suo profilo Facebook.
Nella mattinata il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore ha revocato le deleghe all’assessore Stefano Gizzi. L’assessore è fuori dalla Giunta. E’ stato proprio il partito di Gizzi, la Lega, a chiedere provvedimenti dopo il post incriminato. “Solidarietà alla Russia – aveva scritto Gizzi sul suo profilo Facebook – con il Nastro di San Giorgio Vittorioso sul Drago”. Parole accompagnate dalla foto di una fascia con una grande Zeta, il simbolo dell’invasione russa in Ucraina.
La reazione dell’opposizione consiliare era stata immediata. Il Pd di Ceccano, e non solo, aveva chiesto le dimissioni dell’assessore. Dimissioni non arrivate. Così l’opposizione ha chiesto al sindaco la rimozione di Gizzi dall’incarico. La svolta è arrivata questa mattina con la richiesta giunta anche dal partito di Salvini. Roberto Caligiore ha così revocato le deleghe alla cultura e ai rapporti con il consiglio comunale fin qui gestite da Stefano Gizzi.
Il primo ad attaccare l’assessore era stato il consigliere regionale Mauro Buschini: «Questa ennesima dichiarazione di Stefano Gizzi è semplicemente vergognosa – aveva scritto in un post l’esponente Dem – Non è la prima volta che le sue “performance” scadono nell’offesa degli altri, ma questa volta l’assessore del comune di Ceccano deve chiedere scusa. Al popolo Ucraino, alle donne violentate ed uccise, ai bambini terrorizzati, uccisi o abbandonati, a tutti coloro che hanno perso la vita o costretti a fuggire in altri Paesi. Il sindaco di Ceccano prenda immediatamente le distanze, i ceccanesi non sono questo».
Dopo le parole di Buschini, sono arrivati in sequenza un comunicato del circolo ceccanese Pd e un post del segretario provinciale Fantini. «Il circolo del Partito Democratico di Ceccano, di fronte all’ennesima esternazione vergognosa dell’assessore Stefano Gizzi, chiede le sue immediate dimissioni dalla Giunta. Di fronte a tale ed inqualificabile circostanza, se il sindaco Roberto Caligiore non dovesse provvedere a rimuoverlo seduta stante, lo riterremo complice delle dichiarazioni gravissime da lui rese note. Il sindaco ne prenda atto o mobiliteremo tutta la popolazione di fronte a questo gesto di propaganda estremista». Queste le parole del circolo ceccanese del Pd.
Poi il post di Luca Fantini: «L’ennesima esternazione dell’assessore Stefano Gizzi è vergognosa e intollerabile. Mi unisco all’appello del Pd di Ceccano, che chiede giustamente al sindaco di rimuovere Gizzi dall’incarico. Ceccano, i suoi cittadini e la storia della città, non possono più tollerare un atteggiamento di questo tipo».