Consiglieri e assessori della coalizione di governo della città di Ceccano, nel corso di una riunione iniziata alle ore 19 di stasera e protrattasi tra ragionamenti e riflessioni sui contraccolpi politici della clamorosa indagine “The good lobby”, hanno deciso di rassegnare le dimissioni. Ma non in massa, all’appello mancherebbero Mariella Bruni e Mauro Staccone della lista “Caligiore”. E dell’opposizione non ha firmato Marco Corsi, già candidato a sindaco del centrosinistra nel 2020 che venne battuto proprio da Caligiore. Poco fa tutti gli altri si sono recati dal notaio aprendo le porte della città all’arrivo del commissario prefettizio ed alla convocazione di elezioni anticipate per il rinnovo dell’assise civica. LEGGI QUI
Per il centrodestra ceccanese, del resto, le tensioni in città sono diventate difficilmente sostenibili se seduti ancora sugli scranni di Piazza Municipio vista la reazione corale di cittadini – anche ex sostenitori di Caligiore e colleghi – contro l’uso criminale della gestione pubblica che emergerebbe dal fascicolo probatorio redatto dagli inquirenti. Caligiore, tramite il suo legale, fa sapere che al momento le sue dimissioni non sono contemplate. Fissati intanto gli interrogatori degli indagati. Sotto il municipio è in corso una manifestazione di cittadini e opposizione. Seguiremo ogni sviluppo.